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7.8. Novecento: viaggio nell’archeologia informatica

Immaginate di entrare nel salotto di una casa e notare adagiato in un angolo un vecchio Commodore 64. In tempi di continua evoluzione informatica farebbe forse sorridere vedere che c’è ancora qualcuno che utilizza uno dei primi pc a diffusione planetaria.

Niente di straordinario, a meno che non si consideri il Commodore 64 o l’Apple II, presentato addirittura nel ’77, come oggetti d’arredamento per interni. L’idea di poter utilizzare i personal computer che hanno fatto la storia dell’informatica per dare un tocco particolare al look del salotto o dello studio sarà una delle novità più accattivanti della sedicesima edizione della mostra d’antiquariato “7.8. Novecento, Gran mercato dell’antico”, al via da domani a Modena e in programma fino al 19 novembre nel quartiere fieristico.

“Archeocomputer – 30 anni di oggetti e progetti di archeologia informatica” – questo il titolo della mostra collaterale – prende spunto da un’idea di Bruno Grampa, esperto nel settore dell’informatica, che dopo le felici esperienze di “Varese Retrocomputing”, kermesse interamente dedicata ai vecchi pc giunta quest’anno alla quarta edizione, ha deciso di portare la sua collezione di 52 macchine alla manifestazione d’antiquariato modenese.

“La mostra prende spunto dal fatto che gli home computer si collegavano ai televisori di casa, diventando così parte integrante dell’arredamento – racconta Bruno Grampa. – Alcuni pezzi hanno una struttura e un design molto affascinante, come l’Apple Lisa, il primo home computer dotato di mouse e antesignano del Macintosh, con un valore sul mercato del collezionismo davvero importante”.

Non ci sarà solo la possibilità per i patiti del settore di ammirare vecchi “amici” come il Commodore 64 e il Texas Instruments 99/4A, ma anche quella di fornire un’idea brillante e originale per dare lustro a un’abitazione con straordinari pezzi da collezione. Spazio dunque ai più noti home computer di un tempo di Apple, Commodore, Olivetti, Enterprise, Sony, Texas Instruments e Amstrad, corredati da tanti oggetti e curiosità come i video giochi, le consolle, ma anche i primi libri sull’informatica e le vecchie pubblicità. L’evento è dedicato anche a chi per primo si è cimentato con queste macchine, e racconterà la nascita e l’evoluzione del settore, dando anche suggerimenti su come tornare a scoprire ed usare computer precocemente dimenticati.

















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