Domani venerdì 1 e sabato 2 dicembre, si
tiene a Bologna il convegno nazionale “La mediazione familiare – Una risorsa per genitori e figli nella separazione”, organizzato dal Centro di
documentazione regionale sulla mediazione familiare, il Consorzio per i Servizi Sociali di Ravenna e con la collaborazione dell’assessorato alla Promozione delle politiche sociali della Regione.
Il convegno si svolgerà nella Sala polivalente della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50, dalle ore 10 alle 17 di domani e dalle 9 alle 13 di sabato.
L’iniziativa si propone di fornire un contributo a chi opera nell’ambito della mediazione familiare, nella prospettiva di individuare una collaborazione fra i soggetti pubblici e privati chiamati ad intervenire
nella vicenda separativa, e sarà un’occasione di approfondimento delle diverse esperienze nei servizi territoriali. In particolare, la prima sessione è dedicata all’esperienza maturata in Emilia-Romagna nel corso degli ultimi dieci anni di lavoro, nei Centri per le famiglie; la seconda sessione offre una prospettiva articolata della situazione a livello nazionale; la terza ospita una tavola rotonda che mira a scandagliare la mediazione familiare nell’ambito dell’attuale quadro legislativo.
“Attraverso questo convegno nazionale sulla mediazione – precisa l’assessore alla Promozione delle politiche sociali Anna Maria Dapporto -, intendo ribadire il mio personale impegno e quello dei servizi, nel perseguire l’obiettivo di riuscire a restituire a madri e padri separati il riconoscimento di un proprio ambito di responsabilità genitoriale,
affinché i figli possano continuare, nonostante la separazione a contare sul sostegno, la cura e l’affetto di entrambi”.
Dati sulla mediazione familiare in Emilia Romagna
Nel corso del 2005, i ventuno Centri per le famiglie comunali ed intercomunali dell’Emilia-Romagna hanno erogato, in forma completamente gratuita, interventi di mediazione familiare a 575 coppie (518 nel 2004), per un totale di 2.460 colloqui effettuati. Tutti questi genitori (575 coppie genitoriali) hanno scelto di affidarsi alla mediazione familiare per costruire comunque, nel conflitto, un ambito di relazioni significative. Tali interventi hanno coinvolto nuclei familiari in fase di
separazione o già separati con figli, per una ricaduta favorevole su un totale di 823 bambini.