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USL di Bologna: l’esito dei controlli dei NAS

Conferma della sicurezza e della qualità dei servizi e delle strutture ospedaliere dell’Azienda Usl di Bologna: in sintesi è quanto è emerso stamane dai controlli effettuati dai NAS negli ospedali Maggiore e Bellaria, di Bologna, e in quelli di Porretta e Vergato, tutti appartenenti alla rete ospedaliera dell’Azienda Usl di Bologna.

Le ispezioni igienico-sanitarie e strutturali, richieste in questi giorni dal Ministero della Salute per tutti gli ospedali italiani, sono iniziate stamane alle 6.40 all’ospedale di Maggiore, e si sono concluse alle 11 al Maggiore e alle 12 al Bellaria. I controlli hanno riguardato i Reparti dei Dipartimenti di Neuroscienze, Chirurgia, Medicina, Emergenza Urgenza, Oncologia, Servizi e Dialisi di tutti gli ospedali.

Al termine dei controlli, che hanno riguardato le modalità di conservazione e di accesso alla documentazione sanitaria, la sicurezza e igiene degli ambienti di ricovero, di attività sanitaria e comuni, e i comportamenti di tutti gli operatori, non sono emerse irregolarità, né situazioni pericolose per la tutela della salute. Buone sono risultate le condizioni di igiene e pulizia, così come quelle strutturali.

Soddisfazione per gli esiti delle ispezioni è stata espressa da Franco Riboldi, direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna: “E’ un risultato che conferma da un lato le nostre aspettative, dall’altro la necessità di mantenere alta l’attenzione e l’impegno nei confronti di elementi che caratterizzano significativamente la qualità tecnica e quella percepita dei servizi resi ai cittadini, nei confronti dei quali abbiamo grandi responsabilità”.

L’Azienda Usl di Bologna, così come tutte le aziende del Servizio Sanitario Regionale, ha in appalto i servizi di pulizia ambientale, di lavanolo e di smaltimento dei rifiuti.
Il Comitato permanente (Comitato Infezioni Aziendale), coadiuvato da un nucleo operativo specifico, costituito da igienista, infermieri addetti al controllo delle infezioni, microbiologi, infettivologi e farmacisti e da una rete di 276 referenti in tutti gli ospedali, vigila e interviene nella prevenzione delle infezioni respiratorie, urinarie ed ematiche, da tempo attestate su percentuali in linea con le migliori nazionali.
La sorveglianza attiva continuata è svolta presso le terapie intensive per adulti e neonatale, nei reparti chirugici e nelle sale operatorie.

















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