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La Giornata della Memoria a Castel Maggiore

Castel Maggiore affronta la Giornata della Memoria con varie iniziative di sensibilizzazione rivolte in primo luogo ai ragazzi.


La rassegna teatrale Sguardi dedica due momenti agli alunni delle scuole medie inferiori e superiori: “Un sacchetto pieno di biglie” tratto
dall’omonimo romanzo di Joseph Joffo, una lettura spettacolo di e con Angela Malfitano e “Nerofuoco”, un dittico pensato e realizzato da Francesca Mazza che, attraverso la sua voce e la scrittura di due diverse autrici, testimonia il tema della Shoa – per la prima parte – e una violenta accusa contro ogni guerra e ogni violenza, per la seconda parte,
spettacolo, quest’ultimo, che verrà presentato anche la sera del 27 alla Sala Biagi D’Antona.
Il Sindaco donerà inoltre a tutte le classi di 5^ elementare dei libri sul tema dell’Olocausto.
La sezione ANPI di Castel Maggiore diffonderà invece un volantino insieme ai giovani del Circolo ARCI Sputnik Tom.

Il messaggio del Sindaco Monesi: “La Giornata della Memoria nasce per ricordare un evento chiave della nostra storia, l’apertura dei cancelli del
campo di sterminio di Auschwitz. Un campo dove furono sterminate circa due milioni di persone: ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, l’intero
universo dichiarato nemico dal nazismo e dal fascismo che avevano promosso la guerra. Memoria che si concentra su un luogo di dolore indicibile per rappresentare tutto il dolore.
Memoria della sofferenza dell’Olocausto, della Shoah, della soluzione finale.
Memoria che serve per capire quello che è successo dopo, affinché nella nostra società resti la lezione, la comprensione, la spinta a un mondo
migliore. Quando guardiamo le fotografie delle donne e degli uomini nei campi di sterminio vediamo i volti di Srebrenica, di Mostar, della Cecenia, di Ramallah, dell’Afghanistan, fino a quelli dell’Iraq, della Somalia, del Darfur.
La Shoah è il paradigma che la nostra mente fatica ad accettare, a contenere. Chiediamoci quanto i nostri gesti, le nostre parole contengano
la coscienza di questo paradigma, ne siano informati, l’abbiano elaborato, capito. Per questo il nostro Comune dedica in particolare le iniziative per questa Giornata alle scuole, perché vogliamo spiegare alle ragazze e ai ragazzi il rispetto di noi stessi e degli altri. Per combattere l’antisemitismo, per svuotare i giacimenti di odio che altri vogliono
alimentare. Questo è il banco di prova dei nostri tempi: combattere la violenza, prosciugare le tante ingiustizie, le ineguaglianze che generano
incomprensione e odio, e non cedere alla teoria dello scontro di civiltà. Primo Levi in un passo de “I sommersi e i salvati” dice: ‘È avvenuto,
quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto’.
Pare che mai come in questi anni questa affermazione si riveli attuale. La violenza, l’incitamento all’odio fra popoli, culture, religioni diverse, l’omologazione, per quanto riguarda il passato, dei carnefici e delle loro vittime, tutto questo è tragicamente nella cronaca quotidiana. Saremo capaci di insegnare ai nostri ragazzi la libertà di scegliere consapevolmente fra il bene e il male, fra la lotta di sopraffazione e la convivenza civile nel rispetto dell’altro? La pace sia il sale del futuro possibile”.

















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