L’assessore provinciale alla Istruzione, formazione, lavoro Paolo Rebaudengo e il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, Paolo
Marcheselli hanno da giorni rappresentato al ministro Fioroni la preoccupazione per la situazione bolognese del tempo pieno nelle scuole
elementari.
Sono state richieste risposte urgenti, in tempo utile per la chiusura degli organici di diritto per la scuola elementare. Insieme agli Enti locali del territorio l’assessore è impegnato a
verificare l’evolversi della situazione a livello ministeriale.
Se le risposte dovessero mancare o risultassero insufficienti saranno avviate azioni per rivendicare il diritto dei bambini e delle bambine al
tempo pieno.
Il “modello di scuola” a tempo pieno è considerato irrinunciabile sia sotto il profilo didattico sia per il supporto che garantisce alle esigenze di
cura delle famiglie bolognesi, e in particolare delle donne, che nella nostra realtà sono largamente impegnate nel mercato del lavoro.
“Peraltro – sottolinea Rebaudengo – in questi ultimi mesi i provvedimenti governativi e legislativi hanno interrotto un lungo e buio periodo per la scuola.
La ricostruzione non è semplice e facile, dal momento che negli ultimi cinque anni non un euro è stato stanziato per l’edilizia scolastica;
l’obbligo scolastico è stato abbassato a 14 anni; è stato disegnato un sistema di scuola media superiore con indirizzi il cui diploma non dava
accesso a professioni; è stato aumentato a dismisura il precariato negli organici degli insegnanti; è stata calpestata l’autonomia scolastica; le scuole sono state abbandonate a se stesse nei confronti dei ragazzi e delle
ragazze che non conoscono l’italiano e nei confronti dei tanti problemi di disagio sociale.
Su tutti questi punti è iniziato un lavoro di ricostruzione, con risorse ancora insufficienti ma che consentono di invertire la rotta e di guardare
con un qualche ottimismo al futuro prossimo della scuola”.