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Bologna: indirizzi per le politiche di sicurezza

Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera gli “Indirizzi per le politiche della sicurezza e attribuzioni di funzioni ai quartieri cittadini
in materia di sicurezza e qualità urbana”. La delibera ha ottenuto la seguente votazione: 21 voti favorevoli (gruppi DS; Riformisti; Celli, Verdi)
7 contrari (Ltb; FI; AN) e 2 astenuti (Monteventi, RC; Panzacchi, Verdi).


Con l’approvazione della delibera vengono attribuiti ai Quartieri, ai sensi degli articoli 37 e 38 dello Statuto, le seguenti funzioni in materia di
politiche della sicurezza:
a) raccolta segnalazioni, monitoraggio del territorio e valorizzazione della cittadinanza attraverso gli Sportelli Sicurezza, istituiti presso gli
Sportelli del Cittadino;
b) progettazione degli interventi in tema di sicurezza a livello e rilevanza di Quartiere, avvalendosi del supporto dei competenti Settori
centrali e previsione di risorse allocate presso il Coordinamento Quartieri, in base a criteri di coordinamento ed integrazione fra l’azione
del Quartiere e quella dei competenti Settori centrali;
c) raccordo interistituzionale a livello di Quartiere e coordinamento interventi e attività di presidio del territorio attraverso la costituzione
nei Quartieri dei Comitati territoriali per la sicurezza e la qualità urbana; i Comitati territoriali per la sicurezza e la qualità urbana, sono
convocati dai Presidenti dei Consigli di Quartiere, con la partecipazione del Direttore di Quartiere, del responsabile della Polizia Municipale di
Quartiere, con invito permanente alle forze di Polizia dello Stato, in sintonia con quanto previsto dall’art. 1 del Protocollo d’intesa fra
Prefettura di Bologna U.T.G. e Comune di Bologna in materia di Sicurezza Urbana; il Comitato, secondo le necessità dettate dall’argomento potrà convocare, oltre ai Coordinatori delle Commissioni di Quartiere,
rappresentanti del mondo della scuola, dell’associazionismo – e particolarmente dell’associazionismo femminile costituitosi sul territorio, al fine di promuovere con misure concrete il diritto delle donne alla libera fruizione della città durante il giorno e la notte -, dei soggetti
gestori di servizi pubblici, soprattutto di carattere sociale, nonché di altri soggetti il cui coinvolgimento sia considerato necessario e
rilevante; in particolare, l’attività dei Comitati territoriali per la sicurezza e la qualità urbana, potrà fornire un valido supporto al Comitato
provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, prevedendo, d’intesa con la Prefettura, anche la presenza dei Presidenti di Quartiere alle sedute
del medesimo, nonché dell’Assessore agli affari istituzionali e con delega alle relazioni con i Quartieri, in Ragione delle tematiche trattate; la
partecipazione alle sedute dei Comitati territoriali sarà volta anche ad individuare le più idonee forme di collaborazione con le forze delle
Polizie di Stato e, tra queste ultime e la Polizia Municipale, nonché con i servizi di Quartiere; e ciò al fine di svolgereun’azione integrata, volta
al presidio del territorio, in particolare delle aree evidenziate, per la loro criticità, dal Comitato territoriale, utilizzando, anche in sinergia e
collaborazione con l’Amministrazione regionale, gli strumenti ed i soggetti individuati e previsti nella legge regionale di disciplina della Polizia
Amministrativa (associazioni, volontari, in particolare nel settore dell’intrattenimento, che dovranno cooperare con la Polizia Municipale e
Nazionale).

Nella delibera si dà atto che la Giunta comunale porrà in essere i conseguenti atti necessari alla riorganizzazione dei Settori coinvolti con particolare riguardo:
a) ai Nuclei Territoriali di Polizia Municipale e alla creazione del “Vigile di prossimità”, agente specializzato nella lettura del territorio con particolare riferimento ai temi della vivibilità urbana e capace di assicurare lavoro di rete, presenza fisica sul territorio, visibilità, relazione con i cittadini e mediazione e risoluzione dei problemi, individuando le opportune forme di collaborazione con le altre forze dell’ordine e garantendo la conoscenza e la prevenzione delle criticità del territorio, anche al fine del contenimento della percezione di insicurezza;
allo scopo di avvicinare l’attività della Polizia Municipale ai cittadini, appare altresì opportuno creare un solido e trasparente collegamento tra i
Nuclei Territoriali del Corpo di P.M. ed i Presidenti di Quartiere, istituzioni qualificate per conoscere ed interpretare le esigenze del
territorio; il collegamento dovrà avvenire con un rapporto istituzionalizzato fra il Presidente, quale rappresentante del territorio,
il Responsabile del Nucleo Territoriale, quale rappresentante del Comando, il referente territoriale del Settore Politiche per la Sicurezza, definendo modalità di comunicazione e confronto che tengano conto delle esigenze
cittadine, conciliandole con le richieste e le priorità del territorio;
b) al Settore Politiche per la Sicurezza, come nucleo centrale di monitoraggio e supporto ai Quartieri nella progettazione degli interventi a
livello e rilevanza locale, curando la redazione di reports periodici e collaborando all’elaborazione di proposte relative anche ai rapporti con gli assistenti civici;
c) all’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria per gli interventi di prevenzione e mediazione nei confronti di persone emarginate
e gruppi minoritari problematici.

Collegato alla delibera è stato approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Paolo Natali e sottoscritto dai consiglieri
Emilio Lonardo, Angelo Marchesini, Maurizia Migliori, M.C.Marri, Alberto Vannini, Antonio Mumolo, Elisabetta Calari, Lina Delli Quadri, Milena Naldi.

















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