Due avvisi di fine indagine sono stati inviati dal pm della Procura di Bologna, Enrico Cieri, nell’ambito dell’inchiesta sui falsi tagliandi per i portatori di handicap usati da chi non ne aveva diritto per parcheggiare nelle strisce gialle. Nel mirino del magistrato ci sono, con le accuse di falso ideologico e materiale, un avvocato e un medico accusati d’aver falsificato contrassegni.
Il fascicolo e’ stato aperto nel febbraio dell’anno scorso dopo la segnalazione dell’ufficio di polizia giudiziaria della polizia municipale che aveva riscontrato alcune anomalie nel rilascio di una trentina di permessi per invalidi utilizzati nelle aree di sosta deputate.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Luigi Persico e dal sostituto Enrico Cieri, che inizialmente aveva coinvolto sette persone, si e’ avvalsa del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza che ha passato al setaccio centinaia di pass trovandone almeno una trentina irregolari.
Al vaglio degli inquirenti c’era anche l’aspetto fiscale dato che in caso d’invalidita’, l’intestatario del veicolo gode di rilevanti sgravi fiscali come l’Iva al 4% anziche’ al 20, la possibilita’ di detrarre il 19% dalle spese d’acquisto e l’abbattimento del costo del bollo. A dare impulso alle indagini ci hanno pensato anche alcune associazioni di invalidi che hanno ripetutamente segnalato la difficolta’ nel parcheggiare che incontrano i veri invalidi proprio a causa di chi e’ privo di titolo e usa contrassegni falsificati.