La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo a carico di ignoti in cui viene ipotizzato il reato di minacce gravi e danneggiamento aggravato per la scritta ”Bagnasco vergogna” apparsa ieri davanti alla sede Acli di via Lame, nel centro di Bologna.
Lo stesso fascicolo è stato poi affidato dal procuratore aggiunto Luigi Persico al pm Morena Plazzi, del gruppo antiterrorismo, perchè ”l’episodio va inquadrato nel contesto di incidere sulla libertà politica di un’associazione”.
Secondo la Procura felsinea ”è evidente la finalità dell’autore delle scritte di protestare contro una serie di prese di posizione che la sede centrale Acli sin da marzo ha manifestato in merito al contenuto dei documenti della Cei”.
Secondo l’accusa colui che ha scritto ”Bagnasco vergogna” con una vernice color rosa non ha rivolto tanto delle minacce al presidente della Cei, quanto alle Acli che condividono le posizioni della Conferenza episcopale.
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