Zucchero da bambino ha rischiato di essere violentato. A raccontarlo è lo stesso cantante in un’intervista al settimanale Vanity che ne ha diffuso un’anticipazione.
La tentata violenza, racconta Zucchero, avvenne ad 11 anni quando si trasferì con la famiglia da Roncocesi, in provincia di Reggio Emilia, a Pontremoli, in provincia di Massa Carrara.
”Ero – spiega – un bambino educato, magro, con le guance rosse e l’accento emiliano. Mia madre, poi, nonostante non avessimo un soldo, mi mandava a scuola sempre pulito e pettinato, con i vestiti stirati e in ordine”.
”…I ragazzini della zona, quasi tutti più grandi di me, cominciarono a dirmi che ero un finocchio. Una volta, durante una festicciola in una casa di campagna, mi misero sopra un letto e mi legarono mani e piedi. E cercarono di violentarmi. Non ci riuscirono, ma per me fu uno shock”.
Zucchero non disse nulla in famiglia:”Avevo paura -dice – Però al capetto del gruppo mandai una lettera con la firma falsificata di papà, scrivendo che se ci avessero riprovato lui sarebbe andato dalla polizia a denunciarli tutti. Funzionò. Non mi dissero più nulla”.