E’ stata ricevuta oggi a Palazzo d’Accursio una delegazione della Fondazione Brigata Maiella. Erano presenti, oltre ai numerosi reduci della
Brigata, la vedova e i familiari di Domenico Troilo (vicecomandante della Brigata Maiella e medaglia d’argento al valore militre), scomparso l’11 marzo scorso.
L’assessore Libero Mancuso che, in rappresentanza del Comune di Bologna, ha accolto la delegazione, ha sottolineato tra l’altro come “la dignità e il riscatto dell’Italia siano passati attraverso la vicenda poco nota ma significativa della Brigata Maiella, una formazione abruzzese che ha scritto una pagina unica nella storia della seconda guerra mondiale, combattendo al fronte fino alla fine della guerra”.
Nel pomeriggio il sindaco Sergio Cofferati ha intitolato il parco, situato nel Quartiere Savena tra le vie Barbacci, Marx, Lenin, alla Brigata Maiella.
“La Brigata Maiella si era costituita alla fine del 1943 come banda partigiana, aveva conquistato la fiducia degli inglesi e si era battuta al
loro fianco. La formazione era apartitica, i suoi componenti erano della più diversa estrazione sociale e convinzione politica, ma non avrebbero mai giurato fedeltà ai Savoia, che ritenevano responsabili del disastro in cui era precipitata l’Italia. Scacciati i nazifascisti in Abruzzo, la banda non si sciolse e decise di continuare nella guerra di liberazione: i suoi componenti sono stati fra i primi ad entrare a Bologna libera, sventolando il tricolore, italiani fra gli italiani.
L’epopea della Maiella si conclude nel maggio 1945 ad Asiago. La Bandiera della Brigata è l’unica fra quelle partigiane decorata con la medaglia d’oro al valor militare”.
