E’ la proposta dell’assessore alla Coesione sociale del Comune di Reggio Emilia, Franco Corradini, che ha presentato “Un quartiere analcolico”, giornata senza bevande alcoliche programmata per il 26 aprile nella quinta Circoscrizione da Comune e Centri sociali.
“Prevenire ed educare i giovani, per metterli in guardia contro gli eccessi dell’alcol è necessario. E perché ciò avvenga, dobbiamo essere sempre più in grado di incidere nei luoghi di studio, ma anche in quelli di lavoro. Ma non basta. Servono provvedimenti nuovi, per accrescere il senso di responsabilità, che si aggiungano al ritiro della patente per chi guida in stato di ebbrezza, già previsto dal Codice della strada. Propongo quindi che, coloro che vengono trovati alla guida dell’auto in stato di ebbrezza, svolgano un Servizio civile, nei Pronto soccorso, il venerdì e il sabato.
Un’esperienza che in altri Paesi europei, come Francia e Gran Bretagna, dove è già attuata, dà buoni risultati”.
Lo ha detto l’assessore alla Coesione sociale del Comune di Reggio Emilia, Franco Corradini, presentando stamattina “Un quartiere analcolico”, giornata senza somministrazione di bevande alcoliche nei bar dei centri sociali della quinta Circoscrizione, che si terrà giovedì prossimo, 26 aprile. All’incontro di stamani hanno partecipato anche Luca Fantini, responsabile del Programma comunale giovani e prevenzione, dell’assessorato Scuola, Università e Giovani del Comune; Roberto Bosi, direttore del Sert di Reggio Emilia; Giancarlo Bonetti, presidente regionale di Ancescao, l’Associazione centri sociali, comitati anziani e orti e i rappresentanti dei centri sociali Buco magico, Rosta nuova e Fogliano.
Il Servizio civile nei Pronto soccorso, secondo Corradini, va codificato con una norma a livello nazionale.
L’obiettivo della giornata senz’alcol nella quinta Circoscrizione non è proibire, ma sensibilizzare, avviare un confronto e trasformare il problema degli eccessi alcolici in un tema condiviso a livello sociale. L’iniziativa si inserisce nel mese della prevenzione alcolica.
Lo stop alle bevande alcoliche, giovedì 26, sarà dalle 8 alle 24. Operatori e volontari, supportati dall’ausilio degli stessi baristi, distribuiranno gli etilometri di Stopflowers!, la campagna comunale di sicurezza stradale, e materiale informativo sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol. Alle ore 21, al centro sociale Rosta Nuova (via Medaglie d’oro della Resistenza), si terrà un dibattito pubblico, dal titolo Alla ricerca della “sostanza” perduta: il consumo di alcol”, in cui esperti e rappresentanti istituzionali dialogheranno con i cittadini All’incontro interverranno Nando Rinaldi, presidente del Consiglio comunale, Daniela Scrittore del polo servizi territoriali, lo stesso Roberto Bosi, direttore del Sert di Reggio Emilia, Angela Dodi, responsabile della sezione alcologica dell’Ausl di Reggio, e Roberto Rocchi dell’Osservatorio provinciale sicurezza stradale.
Un quartiere analcolico vuole promuovere una diversa cultura del bere, una cultura rispettosa della salute che, mobilitando il territorio e facendo appello a responsabilità individuali e collettive, possa contrastare pratiche votate all’eccesso e all’abuso.
Anche a Reggio Emilia, come nel resto d’Italia, si registra infatti un costante, preoccupante aumento del consumo di alcolici, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi. Anche nel nostro territorio, si abbassa l’età dei consumatori, nonostante la legge vieti la vendita di alcolici ai minori di 16 anni, e cresce la vendita di birra, vino e super alcolici. Tra le sostanze maggiormente usate – e abusate – dai giovani, oggi l’alcol è al primo posto.
I rischi che un consumo smodato può provocare sono gli stessi di tutte le sostanze che provocano dipendenza. Tra questi, come tristemente registrato dalle cronache degli ultimi mesi, il principale è senza dubbio la guida in stato di ebbrezza, che oltre a cagionare ingenti danni al bevitore, è anche fonte di pericolo per terzi. È dunque a fronte di questi dati che si rendono necessarie azioni di informazione e prevenzione, che coinvolgano i diversi attori presenti sul territorio nel contrastare un consumo acritico, spesso inconsapevole e votato allo sballo.
L’iniziativa del 26 aprile si affianca a “Happy hour? Happy year!” promossa dai ragazzi e dalle ragazze impegnati nel Servizio civile – insieme a Copresc (Coordinamento provinciale degli enti del Servizio civile), Gabella associazioni di idee e assessorato comunale Scuola Università e Giovani – che sabato scorso in piazza del Monte hanno proposto ai passanti un aperitivo ‘alternativo’, ovvero un happy hour analcolico, riscuotendo grande successo.