Da Vignola a Bologna come da Betlemme a Gerusalemme. Quest’anno il 25 aprile propone una curiosa coincidenza sportiva, con la terza edizione della “Maratona Internazionale di Bologna e dei Castelli Medievali” in contemporanea alla IV “Maratona-pellegrinaggio in Terra Santa”, promossa dal Centro Sportivo Italiano e dall’Opera Romana Pellegrinaggi.
Presente fin dalla prima Olimpiade dell’era moderna, svoltasi ad Atene nel 1896, la maratona è simbolo allo stesso tempo della fatica e della bellezza dello sport, perché costringe i concorrenti a impegnare mente e corpo in una prova suprema delle loro risorse. Lo sa bene Enrico Tam, ricercatore di ruolo nella Facoltà di Scienze Motorie di Bologna e impegnato in studi che mirano a comprendere gli aspetti energetici della prestazione nella maratona.
Nel giorno della Maratona e della Mezza Maratona Vignola-Bologna – valide per il Campionato di Società di corsa su strada Fidal, Trofeo Fiasp e Pier Ugo Bentivogli e il 1° Gran Premio Uisp “Liberazione” – gli abbiamo chiesto quali sono i segreti per affrontare la madre di tutte le discipline sportive.