Produrre un auto in cinque giorni dal momento della richiesta del cliente all’effettiva consegna del veicolo con tutte le personalizzazioni necessarie anche a migliorare le condizioni di sicurezza: è lo scopo della studio che sta portando avanti, insieme a diversi altri colleghi, un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nell’ambito del progetto europeo AC/DC.
AC/DC acronimo di Automotive Chassis Development for 5-Days-Cars (Sistemi innovativi per fabbricare un’automobile in 5 giorni) si propone di sviluppare soluzioni in grado di mutare radicalmente le dinamiche di produzione dei veicoli e i tempi di consegna, ma anche di migliorare nettamente l’efficienza e la sicurezza dei veicoli su strada, “per concorrere – come affermano i ricercatori reggiani del gruppo HMI -Interazione Uomo-Macchina, attivi all’interno del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – all’ambizioso e importante obiettivo della Commissione Europea, di ridurre gli incidenti e la mortalità sulle strade, del 50% entro il 2010”.
Iniziato nel gennaio 2006 e finanziato con più di 12 milioni di euro nell’ambito del VI Programma Quadro dell’Unione Europea, AC/DC poggia sulle competenze di 18 partner, tra cui note e primarie aziende europee del settore automotive e due istituzioni universitarie: i ricercatori reggiani del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, che fanno capo al prof. Mauro dell’Amico, e i colleghi tedeschi dell’Università di Paderborn.
I partecipanti al progetto, coordinato dalla Continental Automotive Systems, stanno sviluppando applicazioni innovative sia di natura tecnologica che organizzativa. A beneficiarne saranno principalmente le componenti “attive” del veicolo (i sistemi di trasmissione del motore, gli ammortizzatori di nuova generazione, i propulsori elettrici, i sistemi di sterzatura etc.), nel tentativo di migliorare le attuali funzioni di sicurezza, senza dimenticare il comfort, grazie alla combinazione di software intelligenti, moduli meccatronici di ultima generazione e nuove tecnologie di produzione.
L’Ateneo emiliano, che attraverso il lavoro di ricerca del Gruppo HMI (Human Machine Interaction) ha ottenuto un finanziamento di più 400mila euro, è direttamente impegnato nel duplice obiettivo di realizzare nuove tecnologie per migliorare i sistemi di aiuto alla guida e aumentare il comfort e, dall’altro, di mettere a punto strumenti informatici per la realizzazione dell’auto in soli 5 giorni a vantaggio sia dei clienti finali, sia di chi nel ciclo produttivo del veicolo raccoglie e gestisce gli ordini.
E a riprova del valore delle dimostrate capacità tecniche e gestionali dei ricercatori dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia proprio Reggio Emilia, dove trova sede il gruppo di ricercatori italiani che afferisce alla facoltà di Ingegneria, si prepara a diventare per un giorno la “capitale europea” dell’automobile e delle applicazioni meccatroniche per l’auto ospitando domani, martedì 3 luglio, a partire dalle ore 9.00 presso la Sala Riunioni della Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia (viale Allegri, 9) il primo workshop operativo del progetto, cui parteciperanno tutti i ricercatori, anche stranieri, impegnati nel progetto.