Una festa campestre, organizzata sull’Appennino bolognese con presunti fini benefici, nascondeva in realtà un ‘rave party’ a base di droga e alcool. Lo hanno scoperto i Carabinieri di Vergato, che sabato sera si sono infiltrati alla festa del ‘Pmu’, messa in piedi da molti anni ogni estate a Monte Baducco da un gruppo di giovani di Castiglione dei Pepoli.
Il blitz si è concluso con un arresto, 23 denunce e 17 persone segnalate alla Prefettura come consumatori di stupefacenti, e il sequestro di oltre un etto di droga fra hascisc, marjiuana, eroina e cocaina. L’iniziativa, pubblicizzata su siti internet, blog e forum, viene definito dagli organizzatori una ‘festa campestre simpatica’, che si svolge ‘in un’oasi di verde notturnò con musica, cibo e bevande. Gli incassi derivanti dalle offerte libere – scrivono sempre gli organizzatori – vengono devoluti in non meglio precisate ‘opere di bene’. L’indagine dei Carabinieri di Vergato è nata dalle segnalazioni di alcune mamme della zona, preoccupate per le condizioni in cui i loro figli tornavano dal ‘Pmu’: non solo ubriachi, ma spesso sotto l’evidente effetto di droghe.
Sabato è stato così predisposto un servizio che ha visto l’impiego di 35 uomini e 17 autovetture. Alcuni militari, in abiti civili, si sono mescolati ai quasi cinquemila giovani che hanno partecipato alla festa, fra i quali alcuni minorenni, accampati con tende e sacchi a pelo. Hanno così assistito al consumo, oltre che alcolici, anche di sostanze stupefacenti. I colleghi appostati ai lati della boscaglia hanno invece fatto una serie di interventi mirati, con numerose perquisizioni e controlli, anche nelle tende. Complessivamente, al raduno sono stati sequestrati 73 grammi di hascisc, 10 di cocaina, uno di eroina, 5 di marijuana, oltre ad alcuni spinelli già confezionati. Parte della ‘coca’, circa 8 grammi nascosti dentro bicchieri di plastica, è stata trovata nella struttura in uso agli organizzatori della festa, che sono fra i 23 denunciati a piede libero.
Le manette sono invece scattate per una donna di 39 anni, di Loiano, fidanzata di uno dei denunciati: la sua posizione si è aggravata dopo la perquisizione domiciliare, che ha portato al sequestro di 43 grammi di hascisc, uno di marijuana, oltre ad una pianta e 196 semi di canapa indica.