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Reggio E.: ricordo dell’11 settembre 2001

Una iniziativa di pace per ricordare l’11 settembre 2001. Sono state presentate oggi, anniversario dell’attentato alle Torri gemelle, le iniziative “PerCorsi di pace” promosse dalla Scuola di Pace di Reggio Emilia, progetto dell’Amministrazione comunale partecipato da trenta associazioni reggiane. Nel corso del seminario, questa mattina all’Istituto Magistrale Matilde di Canossa di via Makallè, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime di New York.

Erano presenti il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, l’assessore alla Cultura, Giovanni Catellani, l’assessore alla Scuola, Università, Giovani Iuna Sassi, docenti universitari, pedagogisti, ricercatori ed esperti delle tematiche dell’educazione alla pace nella scuola.

“Penso che il modo migliore per onorare le vittime, nel sesto anniversario dell’immane tragedia del World Trade Center – ha detto il sindaco Delrio – tragedia che provocò la morte di oltre 3000 civili di ogni nazionalità, etnia e religione sia fare una iniziativa che semini la pace, e di questo vi ringrazio”.

Guardando a quel giorno e alle conseguenze, agli interrogativi su “come reagire”, il sindaco ha continuato affermando: “Oggi possiamo dire che la strada intrapresa non ha seminato niente di buono: la democrazia infatti non si può esportare con la forza. Ci sono risposte giuste e risposte sbagliate, ed oggi, con questo piccolo mattone, la Scuola di Pace offre alla città un percorso che rompa il silenzio dei giusti”.
Il primo cittadino ha continuato ricordando infatti una frase di Martin Luther King: “Non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti”.
“In questi giorni sono rimasto colpito – ha continuato il sindaco Delrio – non tanto dall’opposizione ad alcune delle proposte dell’Amministrazione, legittima, quanto dalla violenza delle affermazioni di opposizione. Ai miei figli dico sempre che al tempo del fascismo, ma lo sapete meglio di me, c’erano insegnanti ebrei, commercianti ebrei che ogni giorno si recavano al lavoro, come tutti. Quando queste persone smisero di essere viste come persone, ma furono catalogate come una categoria etnica, potè crescere l’odio razziale nel colpevole silenzio di gran parte della società”.
“Nella coscienza dei nostri piccoli mezzi – ha concluso il sindaco – dobbiamo dire che quel silenzio va rotto, che le persone non sono mai catalogabili, sono persone, e questo è ciò che la città deve affermare con forza in modo che i silenzi non diventino silenzi colpevoli”.


Il seminario PerCorsi di Pace era rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, ma aperto al pubblico e promosso dal Comune di Reggio Emilia (assessorati Cultura e Scuola Università Giovani) con il patrocinio dell’USP di Reggio Emilia. Con questo evento la Scuola di Pace ha incontrato per la prima volta le scuole, uno degli interlocutori privilegiati nel suo percorso di promozione di una sensibilità collettiva riguardante tutti i conflitti – dalla dimensione interpersonale a quella internazionale – e lo sviluppo di pratiche di prevenzione, mediazione e riconciliazione delle situazioni conflittuali, attraverso momenti di ricerca, educazione e azione.

“La Scuola di Pace è un progetto che l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ha fortemente voluto – ha spiegato ancora Delrio – un progetto che si inserisce in quelle linee di lavoro secondo le quali le comunità si costruiscono e si consolidano grazie al lavoro educativo, grazie all’investimento sulle persone”.

Tra gli intervenuti al seminario: Angela Dogliotti (Centro studi Sereno Regis, Torin) Sergio Bergami (Comitato italiano “Decennio ONU per una cultura di pace e nonviolenza per i bambini del mondo”), Fulvio Cesare Manara (docente di Pedagogia sociale Università di Bergamo), Claudio Baraldi (Centro studi sull’Educazione alla pace e alla sostenibilità Università di Modena e Reggio Emilia), Paola Cagliari (pedagogista Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Comune di Reggio Emilia), Paola Ferretti (ReggioScuola, Comune di Reggio Emilia) e Marco Lodesani, Sabrina Montanari, Pasquale Pugliese della Scuola di Pace di Reggio Emilia.
Il seminario è stata l’occasione per presentare agli insegnati l’offerta formativa che la Scuola di Pace mette a disposizione delle scuole reggiane per l’anno scolastico 2007-2008, una proposta che comprende percorsi didattici e di approfondimento per le classi delle scuole di ogni ordine e grado attorno alle tematiche dell’educazione alla pace e alla trasformazione nonviolenta dei conflitti.
I laboratori in programma per il 2007-2008 sono curati dalle associazioni Centro Esserci, Giolli – Centro Ricerche su Teatro dell’Oppresso, Granello di Senapa, Jaima Sahrawi, Laboratorio per la Nonviolenza, Associazione Mag6, MLAL ProgettoMondo, Papa Giovanni XXIII e Coop. Soc. Libera-Mente, UNICEF.
Questo primo appuntamento autunnale rappresenta il primo evento di un percorso che culminerà nel giungo 2008 nelle “Giornate dell’Educazione alla Pace”.

















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