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Bologna: avviso di fine indagine per pacchi incendiari

Sono sette appartenenti all’area
anarco-insurrezionalista i destinatari degli avvisi di fine
indagine della Procura di Bologna, che ha chiuso l’inchiesta sul
mancato attentato con una pentola esplosiva di via dei
Terribilia e dei plichi incendiari mandati a vari obiettivi in
varie città; i fatti risalgono ai giorni del G8 a Genova del
luglio 2001, le azioni erano state firmate dal cartello insurrezionalista
Fai-Federazione anarchica informale.

I sette, che vennero arrestati a fine maggio 2005 e
scarcerati dal Tribunale del riesame un paio di settimane dopo, sono:
Danilo Emiliano Cremonese, pescarese di 31 anni, Valentina
Speziale, 30, pure di Pescara, Mattia Bertoni, 30, di Modena ma
residente a Bologna, Elsa Caroli, 31, di Scandiano (Reggio
Emilia) ma domiciliata nel capoluogo emiliano-romagnolo, Tirteo
Tavarnese, 25, di Locri (Reggio Calabria), residente a Bologna,
Marco Bisesti, 24, di Pontecorvo (Frosinone), domiciliato a
Roma, Lucia Rippa, 38. Alcuni di loro sono stati assolti in un
analogo processo a Roma.


I sette sno tutti accusati di associazione sovversiva con finalità
di eversione dell’ordine democratico. Secondo l’accusa contenuta
nell’atto di fine indagine, che di solito precede la richiesta
di rinvio a giudizio, l’associazione inizialmente è stata
formata con la denominazione ”Cooperativa artigiana fuoco e
affini (occasionalmente spettacolare) e successivamente si è
federata nel cartello Federazione anarchica informale nel quale
– secondo le indagini – sono confluiti anche altri gruppi, come
ad esempio: Brigata 20 luglio e Cellule contro il capitale, il
carcere, i suoi carcerieri, e le sue celle. Cremonese, Caroli e
Tavernese sono accusati della pentola esplosiva di via Dei
Terribilia del 18 luglio 2001 e dei plichi incendiari inviati a
meta’ luglio 2001 alla caserma dei Carabinieri di San Fruttuoso,
alla Benetton di Ponzano Veneto, alla prefettura di Genova, alla
redazione del Tg4 di Milano e agli uffici Catac di Barcellona.
Oltre all’accusa di uso di materiale esplosivo e incendiario c’e’ quella di attentato con finalità eversive. Infine, per
Cremonese e Bertoni c’e’ l’accusa di una rapina commessa il 19
dicembre 2001 alla Banca Bam di Porta Mascarella a Bologna, che
sarebbe stata messa a segno con Horst Fantazzini, noto come il
‘bandito anarchico’ o come il ‘bandito gentiluomo’, arrestato
nell’immediatezza del fatto e poi morto in carcere.

















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