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Anticipazione prezzi al consumo mese di settembre a Bologna

A Bologna nel mese di settembre 2007 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha fatto registrare una variazione mensile del -0,2% ed un tasso tendenziale del +1,5%, stabile rispetto al mese precedente. Nel mese di agosto la variazione mensile era risultata del +0,1% ed il tasso
tendenziale del +1,5%.

· La variazione mensile dei prezzi (che misura gli aumenti rispetto al mese precedente) è pari al -0,2%.
· Stabile il tasso tendenziale (che rappresenta l’aumento dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno): +1,5%.
· Scende il tasso medio (che risulta dalla sintesi relativa a 24 mesi e misura quindi l’inflazione più strutturale): +1,7%.

Coerentemente con le preoccupazioni legate al forte aumento delle quotazioni di alcune materie prime il mese di settembre ha fatto registrare
una forte ripresa dei costi del settore alimentare che registra la variazione mensile più elevata dell’intero indice: +0,9%. Tra i rincari
maggiori segnaliamo quelli degli “Ortaggi” (+2,3%), di “Altri prodotti alimentari” (+1,5%), di “Pane e cereali” (+1,4%), di “Latte, formaggi e
uova” e “Frutta” (entrambi al +1,1%) di “Carni” e “Olii e grassi” (entrambi al +1,0%). Il tasso tendenziale si porta dal +1,8%, registrato ad agosto, al +2,6% per il corrente mese.
In aumento anche l’Istruzione (+0,6% la variazione mensile), a seguito dei rincari delle rette per le scuole materne ed elementari private e per l’istruzione secondaria.

Calano, per effetto della stagionalità, i prezzi di camping ed agriturismi, che determinano una variazione mensile dei servizi ricettivi e di
ristorazione pari al -1,2%.

Un altro importante contributo al contenimento dei prezzi viene dal comparto dei trasporti. Cala il costo della benzina che, assieme alle
diminuzioni dei trasporti aerei e marittimi, determina una riduzione mensile dei prezzi del capitolo del -1,1%.
Anche l’inflazione mensile in calo (-1,0%) del capitolo della Ricreazione, spettacolo e cultura è prevalentemente dovuta alle riduzioni di prodotti
strettamente stagionali per i quali è iniziato un periodo di bassa stagione quali: pacchetti vacanze tutto compreso, stabilimenti balneari, ingresso ai
parchi di divertimento.

















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