Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza la delibera presentata dall’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri sul decentramento ai Comuni delle funzioni del Catasto, in convenzione con l’Agenzia del territorio.
“La finanziaria 2007 ha esplicitato il passaggio delle funzioni catastali ai Comuni, rinviando però al 2009 la riforma degli estimi”, ha spiegato Frieri: “in questo modo pensiamo di potere dare ai cittadini e alle imprese dei servizi più efficienti. C’è una forte domanda di miglioramento delle prestazioni e credo che ci siano diversi vantaggi da questo decentramento, perché anagrafe dei cittadini e del territorio si potranno finalmente integrare, consentendo un servizio migliore senza un aumento della pressione fiscale. Non ci saranno aumenti, anche perché da tempo la nostra Ici non aumenta più grazie ai diversi sgravi previsti per i canoni concordati e chi affitta all’Agenzia per la casa. Ci impegneremo, invece, a ottenere la congruenza tra gli immobili e le mappe catastali. L’aspetto problematico è che i 46 milioni di euro di risorse disposti dallo Stato ci sembrano, però, insufficienti alla gestione decentrata di questi servizi”.
“La tendenza è alleggerire la pressione fiscale sulla prima casa”, ha affermato nel dibattito Achille Caropreso del gruppo Indipendente: “la ritengo positiva, purché gli aumenti sulle seconde case non si trasferiscano sugli affitti, e quindi sulla parte più debole della popolazione”.
“I tempi sono oramai maturi per il decentramento e in futuro per il federalismo fiscale, e si cerca di aumentare la responsabilità degli enti locali”, ha sostenuto Baldo Flori: “il rischio di questo decentramento è che nascano dei paradisi fiscali con forme di mobilità speculativa. Inoltre, sembra che l’assessore subisca e non condivida l’alleggerimento dell’Ici cui si tende a livello nazionale, e anzi che voglia battersi per un maggiore prelievo fiscale”.
“Penso che il decentramento del catasto serva al federalismo, perché dimostra che gli enti locali sono in grado di assumersi responsabilità a fronte della restituzione della capacità impositiva”, ha detto Teodoro Vetrugno dei Ds: “inoltre, accorpare l’anagrafe dei cittadini e quella degli immobili serve al presidio del territorio”.
“Questo passaggio fa parte di una lunga evoluzione del nostro sistema che va di pari passo con l’aumento della competenza del governo locale sul territorio, sull’urbanistica, e su tutto quell’insieme di attività che consente di guidare i processi di sviluppo nelle diverse zone del paese”, ha aggiunto il Sindaco Giorgio Pighi: “la revisione delle mappe serve a evitare che la tassazione sia iniqua. Dopo si può discutere se alzarla o abbassarla”.
Dopo di lui è intervenuto Dante Mazzi di Forza Italia sostenendo che “la divergenza tra governi di centrodestra e centrosinistra è sul ruolo della Agenzia del territorio. Al decentramento delle funzioni catastali, anche se nessuno lo ha detto, sono molto sfavorevoli i lavoratori. Se le risorse aggiuntive andassero alle Agenzie anziché ai Comuni senz’altro sarebbero in grado di migliorare ancora l’efficienza”.
“L’aumento del potere degli enti locali non è positivo a prescindere, ma solo se ci sono vantaggi reali per i cittadini”, ha ricordato Michele Barcaiuolo di An: “pensavo si potessero valutare anche le altre ipotesi di scelta che la legge concede ai Comuni, ma stando così le cose ovviamente voteremo contro”.
Adolfo Morandi di Forza Italia ha ricordato che “negli ultimi anni il servizio dell’Agenzia del territorio è migliorato notevolmente e si è informatizzato. Oggi i nuovi accatastamenti vengono aggiornati con grande rapidità”.
“Il passaggio di funzioni non va confuso con la revisione degli estimi”, ha precisato Mara Masini dei Ds: “è importantissimo tutelare l’omogeneità a livello nazionale, ma intanto si tratta comunque di un passo importante”.
L’assessore Frieri ha concluso ringraziando i funzionari del Comune di Modena e degli altri Comuni con i quali il servizio del catasto sarà gestito in convenzione e ha aggiunto: “comprensibilmente, i lavoratori non sono entusiasti del cambiamento, ma pare che l’Agenzia nazionale del territorio abbia ipotizzato un distacco dei lavoratori presso gli uffici comunali. Comunque, l’Agenzia del territorio non scompare, ma mantiene una funzione di controllo delle mappature effettuate dai Comuni”.
Sull’argomento è stato presentato da Mauro Manfredini un ordine del giorno che impegnava il Comune a “mantenere invariati gli estimi catastali salvo deliberarne eventuali ribassi”. L’istanza è stata però dichiarata irricevibile perché oggetto della delibera era il decentramento delle funzioni catastali e non la revisione degli estimi.