mercoledì, 6 Novembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'Ponti Calatrava a Reggio E.: 2 anni di iniziative prima dell'inaugurazione





Ponti Calatrava a Reggio E.: 2 anni di iniziative prima dell’inaugurazione

Sabato Reggio Emilia inaugura i ponti dell’architetto Santiago Calatrava, i tre grandi archi che collegano il capoluogo alla periferia nord, architetture destinate a divenire nuovi monumenti della città, a marcare il territorio reggiano attraverso una forte presenza simbolica.

Reggio Emilia, come tante alte città europee, è attraversata in questi anni da dinamiche di trasformazione di carattere urbanistico, culturale e sociale, di cui i ponti si candidano a rappresentare una sintesi visiva: grandi forme sinuose che descrivono i flussi del mutamento, architetture che coniugano arte e scienze e invitano a guardare alla complessità contemporanea attraverso l’interdisciplinarietà.

Da anni Reggio si prepara a questa trasformazione e riflette sul suo cambiamento. L’inaugurazione di sabato – alla presenza del Presidente del Consiglio Romano Prodi, del sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e dello stesso Calatrava e con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea – è infatti stata preceduta da oltre due anni di iniziative – conferenze, mostre, laboratori, visite di cantiere – in cui la città si è interrogata sul proprio passato e sul proprio futuro.

Km129, lo spazio espositivo e di laboratorio in piazza Prampolini, appositamente creato da Comune e Tav per far conoscere le opere legate all’Alta velocità e alla riqualificazione urbana dell’area nord, oltre a una mostra permanente sulle opere di Calatrava organizzata attraverso plastici, video e tavole progettuali, ha ospitato numerose mostre sul tema della trasformazione, tra cui le esposizioni fotografiche sui cantieri Tav del tedesco Kai-Uew Schulte-Bunert e della reggiana Paolo De Pietri, l’installazione luminosa che simula i flussi dell’alta velocità a cura di Gualtiero Sacchi, il grande plastico e il video che Natacha Anderes ha dedicato alle periferie urbane per “Paesaggio in mutazione”, la mostra delle immagini “Territorio in trasformazione” realizzate nell’ambito di un concorso fotografico cittadino sul cambiamento degli spazi urbani, l’esposizione, a cura di Richard Ingersoll e Maurizio Ionizzi, su “Sprawltowm migrazioni. Una riflessione sui movimenti del territorio di Reggio Emilia”.

Lo spazio km129 ha inoltre registrato cifre record, riuscendo a coinvolgere sulle tematiche del cambiamento urbano tantissimi reggiani, ma anche appassionati e curiosi di tutto il mondo. In quasi due anni di attività sono stati oltre 63mila i visitatori delle mostre allestite nelle sale di piazza Prampolini, oltre 3400 i partecipanti alle visite ai cantieri della Tav e più di 45mila i contatti al sito www.km129.it (di cui più di 7mila dall’estero). Grazie agli spazi web anche molti stranieri hanno potuto seguire in diretta le diverse fasi di montaggio dei ponti o vederne la simulazione virtuale attraverso immagini 3D. Km 129 ha inoltre organizzato laboratori didattici per più di duemila bambini e ragazzi.

Reggio Emilia, ha inoltre avviato lo scorso aprile, in occasione di Fotografia europea, il ciclo di incontri “Visioni di Città”, in cui studiosi come Zygmunt Bauman e Joseph Rykwert hanno proposto percorsi di riflessione sul mutamento architettonico ma anche antropologico delle città europee.

















Ultime notizie