In merito a quanto riportato sulla riunione di martedì della Commissione Ambiente del Comune di Reggio Emilia, Enìa intende precisare che non è vero che gli incrementi di costo citati dalla stampa riguardano la tariffa della raccolta rifiuti.
Enìa ha elaborato un progetto per raggiungere nel 2012 il 65% di raccolta differenziata ed è risaputo che differenziare costa di più che non farlo ed una raccolta capillare e personalizzata richiede maggiori risorse rispetto ad una raccolta convenzionale.
In piena trasparenza, come si fa per ogni progetto, sono stati illustrati parametri che riguardano esclusivamente l’analisi dei costi industriali connessi alle diverse modalità di raccolta e gli incrementi citati dalla stampa riguardano soltanto questi aspetti.
La tariffa finale e la bolletta che pagano i cittadini dipendono, invece, da molti altri fattori.
A fronte di una sensibilità ambientale sempre più diffusa e di precisi indirizzi normativi, il nuovo progetto, prevedendo maggiori risorse ed investimenti per le attività di raccolta differenziata, punta a contenere drasticamente la quantità di rifiuto indifferenziato da avviare a smaltimento presso impianti dedicati con un reale beneficio sul contenimento dei costi complessivi.
Reggio Emilia per il livello dei servizi e i risultati raggiunti nella raccolta differenziata si colloca ai primi posti in Italia, mentre i costi per i cittadini sono tra i più competitivi. Domani con il nuovo progetto punteremo a raggiungere risultati ancora più significativi, mantenendo la dinamica di crescita tariffaria in linea con quanto avvenuto in questi anni e comunque al di sotto di quella di realtà meno virtuose.
La raccolta differenziata è una scelta di civiltà, ma i risultati dipendono anche dall’impegno e dalla partecipazione dei cittadini.