Il Consiglio comunale ha approvato ieri un pacchetto di misure che rientrano nella “nuova stagione urbanistica” avviata dalla Giunta comunale in favore dello sviluppo di una città costruita sulla qualità dell’ambiente, del paesaggio e delle relazioni umane.
Con due delibere relative al settore edilizio, l’assemblea di sala Tricolore ha introdotto importanti incentivi a favore della realizzazione di abitazioni orientate all’efficienza energetica – e quindi al risparmio di risorse – e alla solidarietà sociale.
Il primo documento, approvato con 22 voti favorevoli (Ulivo per il Pd, Margherita, Prc, Verdi, Laboratorio Baldi, Costruire Reggio, Gruppo misto) e 6 astensioni (An, Udc, Forza Italia, Gente di Reggio), mette in campo significativi strumenti di contenimento dei consumi energetici nel settore dell’edilizia, a vantaggio della sostenibilità ambientale ed economica degli immobili. La delibera orienta il settore edilizio verso l’uso di tecnologie costruttive bioclimatiche, capaci di ridurre le emissioni di gas inquinanti in atmosfera (fino al il 46% in meno di anidride carbonica) e garantire risparmi economici alle famiglie (fino a oltre il 60% di riduzione dei consumi energetici rispetto alla abitazioni tradizionali). Le imprese che adotteranno i nuovi criteri del regolamento edilizio comunale, definito in linea con il progetto Ecoabita, oltre a realizzare edifici in grado di consumare meno della metà di quelli attuali, di ridurre del 30% il consumo di acqua potabile, otterranno importanti incentivi volumetrici, come ad esempio lo scorporo dei muri dal calcolo della superficie utile.
La seconda delibera, approvata con 21 voti favorevoli (Ulivo per il Pd, Margherita, Prc, Verdi) e 9 voti contrari (An, Udc, FI, liste civiche), interviene non solo in merito al rispetto dell’ambiente ma anche a favore della solidarietà sociale. Con questa delibera infatti:
• si sancisce l’obbligatorietà della realizzazione della quota di edilizia convenzionata per affitto calmierato (pari a un indice aggiuntivo del 5% nei nuovi piani particolareggiati) in risposta ad una domanda in continua espansione non più solo legata alle tradizionali fasce deboli della città;
• la qualità e la sostenibilità dei nuovi insediamenti viene valutata nell’ambito di uno studio ambientale applicato ad ogni piano;
• vengono rivisti i parametri ecologici dei piani particolareggiati (ad esempio maggiori dotazioni di alberi e arbusti);
Per quanto riguarda il primo punto, si tratta di una misura particolarmente importante che contribuisce ad allentare la tensione sociale legata alle esigenze abitative del territorio. La delibera interviene anche sui piani particolareggiati già approvati, concedendo ai soggetti attuatori la possibilità di usufruire dell’indice aggiuntivo del 5%, a fronte della cessione all’Amministrazione comunale del 20% di tale quota per affitto calmierato e della vendita del restante 80% della quota a prezzi convenzionati.
I soggetti attuatori di cinque piani (in via di realizzazione e da realizzarsi nelle zone di via Gramsci-Moranti, Pieve Modolena, parco Ottavi e via Manenti) hanno già aderito alla proposta partecipando al bando regionale ‘3000 case per l’affitto e la prima casa di proprietà’ e, se otterranno il finanziamento richiesto, immetteranno sul mercato circa 90 nuovi alloggi da destinare ad affitto convenzionato permanente.