Atc è impegnata oggi a realizzare tutte le opere necessarie a far circolare i mezzi della filovia Civis a guida ottica che entrerà in funzione nel 2010.
Atc partecipa spesso alle occasioni di confronto nelle sedi pubbliche con i cittadini, le categorie economiche e le istituzioni quando è chiamata dalle amministrazioni di San Lazzaro di Savena e Bologna per dare il proprio contributo di natura tecnica e operativa sul progetto. L’Azienda non interviene, invece, nel dibattito che l’avvio dei lavori per il nuovo sistema di trasporto ha fatto nascere in città; per dovere, però, è giusto riportare al vero alcune valutazioni apparse sulla stampa negli ultimi giorni sull’impatto ambientale del Civis sulle strade del centro storico.
I veicoli Civis hanno motori elettrici alimentati esattamente come i normali filobus oggi in circolazione. In comune con questi non hanno solo la modalità di alimentazione, ma anche peso del tutto analogo e – nel caso del Civis – distribuito in modo più equilibrato, cosa che consente un miglior carico dinamico nell’esercizio; inoltre il Civis è largo esattamente quanto un autobus di 18 metri (2,55 metri) ed è di 6 centimetri più basso di un attuale filobus.
Il passaggio del Civis avrà un effetto sicuramente migliorativo rispetto ai mezzi attuali delle stesse dimensioni in termini di rumore e vibrazioni, in quanto le pavimentazioni previste per la circolazione nel centro storico verranno realizzate con uno strato di asfalto ad alta resistenza che consentirà una migliore scorrevolezza dei veicoli.
Infine, la realizzazione delle previste linee del Civis non andrà a sommarsi all’attuale rete di autobus, ma andrà a sostituire rami di linee oggi esistenti (non solo i tratti-est dell’attuale linea 19, ma anche i rami della 27 verso i capilinea di via Genova e Piazzale Atleti Azzurri d’Italia) realizzando una migliore compatibilità ambientale, grazie a mezzi ad emissioni-zero in area urbana ed in particolare nel centro storico, che per la sua conformazione urbanistica e la presenza dei portici, è la zona più sensibile dal punto di vista dell’accumulo degli inquinanti e dell’impatto acustico.
(Presidente di ATC, Francesco Sutti)