I derivati bancari*, strumenti finanziari di cui si è discusso molto negli ultimi tempi, sono stati al centro dei lavori del Consiglio comunale di Carpi, giovedì 13 dicembre. In questa occasione l’assessore al Bilancio Alberto Allegretti ha replicato ad un paio di interrogazioni sul tema, la prima del capogruppo Udeur Giuseppe Donatiello e la seconda del consigliere del Partito Democratico Graziano Malaguti.
Donatiello ha chiesto in particolare all’ente locale, dopo la pubblicazione di diversi articoli e la messa in onda della trasmissione Report di Raitre sull’argomento, se questi strumenti sono stati utilizzati dal nostro Comune e con quali risultati: Malaguti invece dando per scontato che ciò fosse avvenuto ha chiesto poi se la Giunta abbia intenzione di indicare nel Bilancio consuntivo 2007 il valore di mercato dei derivati sottoscritti, e come i valori dei risultati positivi di essi siano stati indicati. A Donatiello Allegretti ha ricordato che sono state tre le operazioni di swap effettuate, nel 2002 la prima e nel 2006 le altre due, sempre con Dexia Crediop spa: il risultato di questi investimenti è stato positivo per oltre 600 mila euro, accantonati in Bilancio al fine di garantire l’ente dal rischio di possibili future inversioni di tendenza del mercato. Il valore dei mercato al 3 dicembre scorso delle operazioni in corso ammonta poi a 125 mila euro circa.
A Malaguti l’assessore al Bilancio ha risposto con ulteriore dovizia di particolari sottolineando che il flusso a favore dell’ente derivante dalle operazioni in essere è sempre stato contabilizzato in bilancio in quanto dato reale e che questo ha sempre fatto riferimento al valore di mercato. “Si tratta comunque di operazioni di natura pluriennale e non speculative ma di copertura: la Finanziaria 2008 poi prevede norme per limitare i rischi per gli enti locali”. Il consigliere Donatiello si è detto soddisfatto per la risposta di Allegretti: “non potevo dubitare dell’operato dell’amministrazione comunale”; il collega Malaguti ha sottolineato invece dal canto suo lo sforzo positivo dell’amministrazione nel dare trasparenza a queste operazioni, delle quali il Comune non ha l’obbligo comunque di trascrivere il valore di mercato nel proprio Bilancio.
*Si chiamano derivati quegli strumenti finanziari il cui valore deriva dal valore di mercato delle attività sottostanti, quali valute, merci, titoli, crediti, indici finanziari o di altro tipo. Sono nati tra l’altro per coprire le imprese ed altre istituzioni da una serie di rischi legati alle loro attività, quali il rischio di cambio, quello di tasso di interesse, il rischio di oscillazione dei prezzi delle materie prime e si sono poi estesi ad altre aree, quale quella del rischio di credito. Con i contratti di swap, come quelli stipulati dal Comune di Carpi, si possono scambiare un tasso di interesse fisso con uno variabile e viceversa.