In occasione della Giornata della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, il sindaco di Auschwitz Janusz Marszalek e Chantal Maas, ebra rumena, hanno fatto pervenire alla Provincia una lettera aperta al Reggio Emila. Entrambi erano stati ospiti a Reggio nello scorso novembre per promuovere la costruzione di una “Casa ebrea della Memoria e del Dialogo”, proprio ad Auschwitz, dove Chantal Maas ha deciso di vivere.
Nel corso della loro permamenza a Reggio, il sindaco di Auschwitz e Chantal Mass avevano incontrato la presidente della Provincia Sonia Masini, gli assessori alla Solidarietà e all’Istruzione Marcello Stecco e Gianluca Chierici, il Consiglio Provinciale, oltre al sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, il sindaco di Gattatico Rossella Cantoni ed alcuni studenti Reggiani. Sempre in quell’occasione era stata siglata in Sala Tricolore una Dichiarazione di Amicizia tra Reggio Emilia e Auschwitz.
Questo il testo della “lettera aperta a Reggio Emilia”:
Il 27 gennaio é il giorno della Memoria della Shoah.
Auschwitz-Birkenau ne é il simbolo.
Birkenau fu il più grande e il più terribile campo di sterminio, mentre Auschwitz fu il campo-madre, il primo, destinato principalmente ai prigionieri polacchi, agli oppositori tedeschi e ai portatori di handicap.
Dal 27 gennaio 2005, anno di istituzione della Giornata della Memoria, l’attenzione si é indirizzata anche sulla città di Oswiecim (Auschwitz ndr) nel cui territorio si trovano i campi di Auschwitz e Birkenau.
Per alcuni aspetti fu uno choc scoprire che esiste una città come tante altre, città con 43000 abitanti.
Gli abitanti di Oswiecimnon possono vivere il quotidiano pensando solamente al passato, nel caso contrario consentirebbero una vittoria postuma al nazismo.
Anche per questo noi siamo grati a Reggio Emilia per la sua attenzione concreta a questa città, attenzione che si manifesta con le periodiche visite di centinaia di studenti, accompagnati dai loro docenti, ai campi di Auschwitz e Birkenau attraverso l’annuale “Viaggio della Memoria”.
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Reggio Emilia lo scorso novembre quando in due intense giornate abbiamo incontrato amministratori pubblici, studenti, docenti, ricercatori, educatori.
Il Patto di Amicizia che in quell’occasione abbiamo sottoscritto é per noi una tappa importante per la costruzione di legami europei fecondi di cooperazione e di umanità.
Ed é all’interno di questi legami che assume un grande significato l’aiuto di Reggio Emilia alla creazione della “Casa Ebrea della Memoria e del Dialogo” promossa da Chantal Maas, una cittadina ebrea ungherese, residente a Bruxelles, che da alcuni anni ha scelto di vivere ad Oswiecim.
Per tutto questo noi ringraziamo Reggio Emilia e siamo orgogliosi della reciproca amicizia“.
Firmato Janusz Marszalek e Chantal Maas.