Doppio appuntamento per la stagione del Teatro Comunale di Carpi a cavallo tra gennaio e febbraio: la stagione di Danza infatti proporrà martedì 29 gennaio alle ore 21 l’ultima produzione di Daniel Ezralow intitolata Why…be extraordinary when you can be yourself.
Nell’ambito della stagione di Prosa il Comunale invece per il 30 e 31 gennaio e per il primo e 2 febbraio alle ore 21 (il 3 febbraio alle ore 16 invece nell’ambito de La vita è sogno) offre agli spettatori Sei Brillanti-Giornaliste Novecento, opera in due tempi di e con Paolo Poli.
Why…be extraordinary when you can be yourself
Uno spettacolo innovativo, dal grande impatto visivo, che si avvale delle più moderne tecnologie scenografiche, la cui espressività è frutto della inedita sperimentazione tra tecniche diverse e stili contrapposti, in linea con le tendenze più forti della cultura contemporanea a livello mondiale e, da sempre, tratto distintivo dell’opera di Ezralow. Il grande coreografo, insieme ai popolarissimi ragazzi di Amici, mostrerà come lo “Straordinario” sia una caratteristica della società odierna, il solo modo per distinguersi dalla massa, una regola di vita da perseguire sempre. Ma se lo straordinario è diventato usuale, quindi ordinario, forse è proprio la normalità a diventare oggi straordinaria, insolita, unica e meravigliosa.
Sei Brillanti-Giornaliste Novecento
Puntuale, ogni due anni, Paolo Poli delizia gli spettatori con un nuovo spettacolo.Questa volta, l’attore più perfido e libertino del teatro italiano ha scelto di ispirarsi ai racconti, pubblicati in un periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’80, di alcune celebri firme del giornalismo femminile: Mura, Masino, Brin, Cederna, Aspesi, Belotti per parlare di erotismo, economia, miserie, guerra, moda, famiglia, vecchiaia. La magia delle scenografie disegnate da Lele Luzzati s’ispira ai maestri della pittura novecentesca mentre i costumi sono di Santuzza Calì. Immancabile, a coronare il tutto, un gruppo di mimi-attori-ballerini.
Per informazioni: Teatro Comunale, telefono 059 649263.