Guarda caso: c’è aria di campagna elettorale e ricompare una “voce” data quasi per dispersa! Per entrare nel merito (ammesso che ce ne sia!) del tema proposto dal signor Venturi mi limiterò a citare due dati statistici e non già delle “sensazioni” come quelle che sono state riportate dalla stampa. A Carpi nel 2003 c’erano 1062 punti vendita per 91.662 mq, a fine 2007 sono diventati 1182 per 115.604 mq. Quindi +120 punti vendita e + 23.942 mq di superficie. Il reddito degli autonomi dal 2000 al 2006 è invece aumentato del 13.86% (Fonte BANCA D’ITALIA).
Questi due dati statistici incrociati ci dicono che, tra luci e ombre, tra chiusure e aperture, e con un turn over certamente maggiore che nel passato, il commercio carpigiano è comunque in crescita. Alcune merceologie soffrono, altre sono in piena espansione. Il mondo cambia, i consumi cambiano. Un dato per tutti basta: in Italia la spesa per i “telefonini” ha superato quello del tradizionalissimo consumo di pasta.
Personalmente spero e mi auguro che il reddito dei commercianti carpigiani sia aumentato anche di più di quanto dice BANKITALIA, perché nello stesso periodo Carpi è cresciuta, è cambiata in meglio e, soprattutto nel centro storico, questa amministrazione ha fatto grandi investimenti che sono sotto gli occhi di tutti. Se mancasse progettualità non si sarebbero fatte tante cose: dalla riqualificazione di corso Pio/piazza Garibaldi al nuovo parco nell’ex Foro boario; dalla nuova e frequentatissima Biblioteca Loria alle piste ciclabili tanto utilizzate dai cittadini; dall’apertura dell’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica ai 148 eventi estivi nelle diverse piazze cittadine; dall’ormai imminente riapertura del Palazzo dei Pio, restaurato e riqualificato, agli eventi di richiamo come Carpi Grand Gourmet e al prossimo intervento di riqualificazione nei corsi Fanti e Cabassi.
Se poi fa sorridere il signor Venturi la somma di 60.000 euro stanziata per “aprire” le serrande cieche, si informi da un fabbro quale costo comporta la sostituzione della parte chiusa e capirà che, con quella somma, riusciremmo a finanziare il 50% della spesa di tutte le serrande chiuse delle principali vie del centro storico. Per ora purtroppo però nessun operatore ha fatto richiesta di questi finanziamenti. Le sculture della Collezione Severi, se verranno acquistate dalla Fondazione Cassa di Risparmio, saranno infine collocate in un percorso già individuato dalla Giunta comunale, e che rappresenta un ideale completamento alla visita del nostro bel centro storico.
Si informi signor Venturi, si informi!
(l’assessore comunale al Commercio e Centro
storico Lella Rizzi)