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La sicurezza dell’ospedale in Consiglio comunale a Carpi

Due interrogazioni sulle nuove collaborazioni attivate dall’amministrazione comunale e sulla sicurezza nell’area dell’ospedale Ramazzini presentate dal capogruppo Udc Luca Ghelfi sono state discusse all’inizio del Consiglio comunale di giovedì 31 gennaio.

Ecco il testo della prima:
“Nella seduta di Giunta del giorno 20/12/2007 è stata approvata una delibera che da mandato ai dirigenti interessati di attivare i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa indispensabili per dare attuazione alle linee di indirizzo progettuali; secondo tale delibera le collaborazioni dovranno essere attivate con la massima sollecitudine ed avere, prevedendo assunzioni annuali o anche di maggior durata, in rapporto alle esigenze individuate dall’Ente in termini di pubblico interesse; a parere della Giunta queste collaborazioni si rendono indispensabili a garantire e mantenere continuità e qualità alle attività e ai Servizi della Cultura, del Sociale, della Rete Civica e dell’Ufficio Tempi della Città del Comune; la stessa delibera autorizza l’attivazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con personale specializzato con durata anche sino al 30 giugno 2009. A quanto ammonterà la spesa complessiva (calcolata per l’intera durata dei contratti che saranno posti in essere) delle suddette collaborazioni? In che modo siano state valutate le possibilità di conferire gli incarichi previsti a personale già dipendente comunale prima di avvalersi di risorse esterne? In che modo, stipulando contratti di durata superiore ad un anno, per compiti specifici, legati all’attivazione di progetti rivolti all’utenza, il Comune ritiene di poter rispettare i termini prescritti dai contratti di collaborazione, in particolar modo quelli relativi all’assenza di vincoli d’orario e di subordinazione?”.
L’assessore al Personale Carmelo Alberto D’Addese ha replicato a Ghelfi che la spesa annua stimata per il 2008 ammonterà a complessivi 463.068 euro lordi, in diminuzione sul 2007 grazie ad un numero minore di collaborazioni e e nonostante un incremento del contributo Inps.

“Le collaborazioni sono motivate dal fatto che si sono valutati i carichi e le possibilità d’impiego dei dipendenti in servizio, che però sono risultati già pienamente impegnati nelle rispettive attività collegate ai profili posseduti e ai relativi ambiti di impiego”. D’Addese ha poi delineato le caratteristiche della collaborazioni coordinate e a progetto sottolineando infine che in nessuno dei citati contratti si sono definiti vincoli di orario e subordinazione, nel pieno rispetto della tipologia di prestazione. Ghelfi ha replicato di augurarsi che tutto questo personale sia necessario, e ricordando che i 463 mila euro previsti per il 2008 si sommano al milione di euro circa già previsti per altre collaborazioni, cifra totale che crea qualche perplessità”.

Questo, invece, il testo della seconda interrogazione di Luca Ghelfi:
“Posto che la situazione dell’Ospedale Ramazzini rimane immutata nei suoi aspetti più critici relativi alla sicurezza per gli ospiti, gli operatori e per gli utenti, in particolare in orario notturno; posto che l’Azienda Usl ha dichiarato l’esistenza di un servizio di sorveglianza privato e di un sistema di videosorveglianza attivo, si chiede al fine di valutare l’efficacia degli interventi di controllo già in atto, quanti episodi di microcriminalità, atti illeciti, ingressi indesiderati o altro siano stati, negli ultimi due anni segnalati, alle forze dell’ordine dal servizio di vigilanza o dagli operatori al servizio di vigilanza stesso; quanti siano gli operatori addetti al servizio di videosorveglianza e se le telecamere siano collegate direttamente con le forze dell’ordine; se e quanti episodi di microcriminalità (compresi i piccoli furti in auto ecc..) siano stati riscontrati nelle aree circostanti la struttura negli ultimi due anni; se all’interno della struttura si sia provveduto ad una valutazione concreta della percezione del rischio soprattutto da parte degli operatori del Pronto Soccorso; quale sia la media degli operatori attivi per notte e se esistano momenti (di che durata?) in cui rimane attivo un solo operatore in accoglienza”.
L’assessore alle Politiche sociali Cinzia Caruso ha poi letto in risposta al consigliere Ghelfi una lettera del Direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Giuseppe Caroli. In essa Caroli ha spiegato che “al Ramazzini è attivo un sistema di videosorveglianza con telecamere a controllo degli accessi e delle aree comuni, senza la presenza di operatori e non collegato alle forze dell’ordine. Inoltre è previsto un servizio di vigilanza notturna che consiste nell’effettuazione di due ronde in una fascia variabile tra le ore 22 e le ore 5, in orari non fissi: nella prima viene fatta un’ispezione interna e il controllo delle chiusure di tutti gli accessi, ad esclusione del Pronto Soccorso, nella seconda un controllo dell’area cortiliva esterna. Sono state poi 9 le segnalazioni di episodi di microcriminalità avvenuti all’interno o all’esterno della struttura giunte alla Direzione sanitaria e trasmessi alle forze dell’ordine, ma queste possono essere trasmesse direttamente ad esse dal cittadino che rileva il danno. Nelle ore notturne al Pronto soccorso sono presenti due medici e quattro infermieri: la percezione del rischio da parte di questi operatori è stata comunicata alla Direzione sanitaria dell’Ospedale, che si è già attivata per ricercare soluzioni adeguate e condivise”.
Ghelfi ha chiosato auspicando che queste soluzioni adeguate e condivise vengano finalmente attuate e che sarebbe comunque meglio che l’Ospedale prevedesse un servizio di vigilanza fisso.

















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