Sono e rimango contrario allo stravolgimento della realtà delle cose, che offende l’intelligenza dei cittadini. Ancora una volta il Coordinamento Beni comuni, promotore del referendum su Aimag, distorce in modo interessato i rilievi che ho sollevato in merito alle dichiarazioni presenti sui loro volantini e distribuiti ai cittadini
Chi era presente alle pubbliche assemblee di Fossoli e Carpi ha potuto sentire con le proprie orecchie la mia contrarietà circa la falsità di alcune dichiarazioni stampate a grandi caratteri sui volantini distribuiti dal Comitato. Ecco solo alcuni esempi di questa campagna di disinformazione e contro la quale continuerò a battermi, perché questa sì offensiva verso l’intelligenza dei cittadini.
“Acqua privata? lo decidano i cittadini” e ancora “ privatizzare l’acqua un affare….”. Ricordo invece che l’acqua per legge è e deve rimanere un bene pubblico! Quindi mai e poi mai potrà essere privatizzata. “La Giunta comunale ha deciso la cessione ai privati del 40% delle azioni di Aimag”. Il Consiglio comunale ha deliberato invece la messa sul mercato del 25% delle proprie azioni, alla ricerca di un partner industriale strategico allo sviluppo dell’azienda stessa, cosa fatta da tutti e 21 i comuni del bacino di Aimag. E ancora “Aimag privata: bolletta salata!” Ora, i promotori del referendum sanno bene che le tariffe non vengono decise dalle aziende ma vengono definite da Ato, ovvero da un Consorzio dei comuni di tutta la provincia!
Ecco, queste sono solo alcune delle false informazioni che i referendari scrivono sui volantini e che a mio avviso offendono l’intelligenza dei cittadini. A questo proposito ho sempre sostenuto, e l’ho ribadito in ogni occasione anche e soprattutto durante le pubbliche assemblee di Fossoli e Carpi, che lo strumento del referendum è un giusto strumento democratico, che è legittimo e opportuno utilizzare laddove se ne ravvisi la necessità. Tuttavia occorre dare ai cittadini tutti gli strumenti e le informazioni corrette affinché ognuno si possa esprimere con consapevolezza e non sulla base di una campagna d’informazione mendace.
Informazioni come quelle che si trovano stampate sui volantini o quella che, con incredibile disinvoltura, si allontana dalla realtà dei fatti e ritrovo virgolettata nel comunicato a firma congiunta di Mezzetti (Sd), Montieri (Pdci), Lugli (Rc), Vincenzi (Verdi). Essi ribadiscono infatti che “…la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche fondamentali che li riguardano, come la privatizzazione di un bene comune come l’acqua…”: niente altro che demagogia politica.
Data questa contrarietà infine mi sorprende il tacito assenso che i firmatari di cui sopra sembrano dare ad operazioni di ben più ampia portata su ex aziende pubbliche in provincia. Mi spiego meglio: cosa hanno da dire in merito alla quotazione in Borsa di Meta fatta in passato ed alla completa vendita di Meta e Sat? Vorrei capire….quelle vanno bene? Infine ancora una richiesta di chiarezza; a fronte di politiche regionali che si sviluppano sulle grandi aggregazioni, per far sì che le aziende possano competere per qualità ed economicità nei servizi erogati ai cittadini, le forze politiche che promuovono il referendum su Aimag e che fanno parte della maggioranza in Regione ne condividono gli indirizzi o sono convinte del contrario?
(Sindaco di Carpi Enrico Campedelli)