Nel 2007 il giro di affari di Confcooperative Bologna ha sfiorato i 4mld di euro con un incremento di circa il 70% sul 2003 (inizio mandato) e del 4.6% sul 2006. “Più che fatturati, utili e investimenti, la nostra vera risorsa sono i quasi 60mila cooperatori bolognesi dei quali dobbiamo rappresentare le esigenze”. Lo ha detto il presidente di Confcooperative Bologna, Luigi Marino, al vertice anche dell’organizzazione nazionale, presentando i lavori dell’Assemblea provinciale 2008 che si svolgeranno il prossimo 15 febbraio al Palazzo dei Congressi. In quell’occasione verranno rinnovati gli organi sociali dell’associazione.
Nei mercati di presenza cooperativa è l’agroalimentare la voce di bilancio più ‘pesante’: raddoppiato il giro di affari, passato da 1.437 milioni di euro a 2.890. Fra gli altri settori storici dell’organizzazione, la ‘cooperazione sociale’ che sconta la scarsa redditività degli appalti e il ritardo nei pagamenti delle Pa; le coop di ‘abitazione’ che stanno allargando l’offerta ai lavoratori immigrati, in mobilità e giovani coppie; e infine le banche di credito cooperativo (BCC), che hanno fatto segnare nel 2007 impieghi per poco meno di 2miliardi di euro, confermandosi le uniche banche radicate nel territorio.
In totale 275 cooperative, che “rappresentano – ha osservato Marino – il risultato di quei processi virtuosi di aggregazione che portano buoni frutti alle imprese che li realizzano senza vischiosita’ o lentezze poco lungimiranti”. Anche il numero complessivo degli occupati ha fatto un notevole salto in avanti (+30%) ed oggi sfiora i 14.000 addetti.
Quasi i 2/3 delle associate hanno realizzato utili nell’ultimo esercizio; se cresce la dimensione delle cooperative medio-grandi non crescono o crescono meno le micro-imprese. In dieci anni il capitale sociale è levitato del 250% nelle imprese medio-grandi e del 46% nelle micro. “Per supportare questa fragilità e ridurre la dipendenza dal credito abbiamo siglato con le Bcc un protocollo per creare nuovi servizi creditizi per le cooperative, mentre prezioso e’ il ruolo di Cooperfidi, consorzio fidi regionale per la cooperazione”, ha concluso Marino.