Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato in via definitiva – accogliendo il parere favorevole della Provincia e respingendo l’osservazione di un privato – la variante normativa al Piano regolatore generale, che introduce la possibilità di realizzare spazi commerciali all’interno della città storica, con superfici estese fino a 1.500 metri quadrati. Sarà inoltre possibile estendere le superfici di vendita ai piani superiori degli edifici, per sei delle dieci categorie di edifici del centro storico.
Sono quindi due i vincoli, attualmente in vigore, che vengono tolti: la superficie di vendita non superiore ai 250 metri quadrati e il contenimento degli spazi commerciali ai piani interrato, terreno e ammezzato.
Tali novità si inseriscono e mettono in condizione di avviare il Programma di riqualificazione urbana (Pru) per l’asse nord-sud del centro storico, uno strumento attuativo in coerenza con le linee indicate dal Piano strategico di valorizzazione della città storica e, più in generale, del Piano strutturale comunale (Psc). Un Programma che si fonda su sinergie fra interventi pubblici e privati.
Non è stata accolta, nelle controdeduzioni del Comune, l’osservazione di un privato che chiedeva di inserire i viali di circonvallazione (lato ‘esterno’) nella nuova variante normativa. Essendo fuori dalla Zona A (area urbanistica del centro storico) non è stato possibile accogliere tale osservazione. Accolta invece un’osservazioni tecnica della Provincia, che ha dato comunque parere tecnico favorevole alla variante.
Il Consiglio comunale ha approvato la deliberazione con 20 voti favorevoli (Pd, Prc, Pdci e Verdi); sei contrari (An, Lega Nord, Gente di Reggio-Monducci), Popolari per l’Italia) e cinque astenuti (Udc, FI, Gente di Reggio-Rangone).
“Questa delibera – ha detto l’assessore all’Urbanistica Ugo Ferrari – permette al centro storico di esprimere a pieno la propria vocazione commerciale, di principale centro commerciale, della città. Il centro può dotarsi di punti di forza, di magneti commerciali in grado di attrarre un numero sempre maggiore di cittadini, con un’offerta di qualità: un sistema che farà da volano per tutte le attività, non solo commerciali, della città storica”.
“Si crea così una risposta – ha proseguito Ferrari – alle istanze di una realtà complessa, quale è il centro storico, abitato da 12.500 persone, ma frequentato ogni giorni anche da 30mila persone che lo raggiungono con mezzi pubblici, da altre 7-8mila che vi entrano in bicicletta e da 10-12mila che lo raggiungono in auto”.
Riguardo al quadro di riferimento politico-amministrativo, Ferrari ha sottolineato che “nel documento preliminare del Piano strutturale comunale vi sono ampie indicazioni sull’assetto del sistema commerciale della città, con la sua suddivisione nell’area Nord, in quella Sud e, appunto, il centro storico. Dunque, questa variante è pienamente coerente con il Psc e ne anticipa i contenuti”.
La linea sulla quale l’Amministrazione si muove è quella della valorizzazione del centro storico, dell’estensione dell’effetto città a spazi che tendono alla marginalità. L’obiettivo è la rioccupazione di questi spazi, in particolare delle piazze, per una città conviviale, civile, con la creazione di punti di relazione fra persone e luoghi. Una grande opportunità anche sul piano della sicurezza, che si concretizza con il controllo sociale e con l’abitare, il vivere gli spazi. Di importanza altrettanto rilevante – tema non contenuto nella delibera di oggi, ma ad essa intrinsecamente connesso nel Piano di riqualificazione urbanistica (Pru) del centro storico – è l’introduzione di abitazioni, destinate fra l’altro alle fasce sociali più ‘deboli’, come studenti e giovani, in un centro storico spesso caratterizzato da un residenziale economicamente forte. In centro, si aprono nuove possibilità di investimento e sviluppo.
Gli interventi, che attraverso il Pru si articolano sulla direttrice nord-sud – le piazze Casotti, Frumentaria, del Martiri del 7 Luglio e della Vittoria – prevedono una significativa e innovativa sinergia fra pubblico e operatori privati. L’Amministrazione comunale ha avviato importanti interventi di riqualificazione nell’ambito del Piano strategico per la valorizzazione della città storica e, nei mesi scorsi, ha emesso un Avviso pubblico di partecipazione al Pru. Operatori privati hanno risposto con proposte progettuali e importanti società, che hanno aderito al Pru, interverranno in altrettanti comparti distribuiti sullo stesso asse nord-sud, con realizzazioni edilizie sinergiche con i progetti dell’Amministrazione. Dunque, un’unica strategia di interesse pubblico, che unisce l’Amministrazione e privati per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Il pubblico.
L’impegno diretto dell’Amministrazione comunale sul cardine nord-sud si caratterizza per la salvaguardia, la riqualificazione e la valorizzazione di emergenze culturali e spazi pubblici come il Centro Gerra, i Musei civici, la sala Verdi annessa al teatro Ariosto, la galleria Parmeggiani, le piazze, il Mercato coperto, ma anche spazi coperti come la galleria Busetti, che metterà in comunicazione via Crispi e via don Andreoli, e l’Isolato San Rocco riportato a nuova vita, oppure nuove residenze per studenti in piazza Casotti. Opere pubbliche che fungono anche da catalizzatore dell’iniziativa privata, con piazze coperte, residenze per giovani e studenti, polarità attrattive e connessioni urbane.
Il privato.
Attorno a questi cardini si innestano le quattro proposte giunte da privati e che il Pru mette a sistema: Isolato San Rocco con il recupero della galleria e dei portici, la riqualificazione commerciale e residenziale; Palazzo Busetti, dove viene proposto un mix funzionale di spazi aperti, esercizi pubblici e residenze; l’isolato tra piazza Casotti e via del Carbone, per il quale viene avanzata l’idea di novi negozi e di residenze anche per giovani e studenti; cinema Ambra, con una proposta di interventi residenziali. Si stima che gli investimenti ammontino nel complesso a 50 milioni di euro.
Le proposte presentate dopo la pubblicazione dell’Avviso di Pru sono state esaminate dagli uffici tecnici e ora seguiranno l’iter amministrativo e di presentazione fino al passaggio in Consiglio comunale.