Howard Gardner, psicologo americano di fama mondiale, docente ad Harvard, principale rappresentante della teoria delle intelligenze multiple, è a Reggio Emilia su invito del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, ospite dell’associazione Reggio Children e del Comune di Reggio.
“Dopo la visita dello scorso anno a gennaio – dice il sindaco Graziano Delrio – il ritorno di Gardner, in questa unica visita prevista in Italia, è molto atteso e segue la pubblicazione del suo nuovo saggio Le cinque chiavi del futuro in cui, tra l’altro, cita Reggio Emilia come ‘esempio di comunità etica’. Con questa nuova visita prosegue la forte sintonia fra Reggio, il professor Gardner e l’esperienza educativa dei Nidi e Scuole d’infanzia comunali. Temi della visita di quest’anno sono l’intelligenza etica, ovvero come il lavoro e più in generale l’impegno personale possa essere significativo per la comunità; e la multicultura e intercultura, che si esprime nella pluralità dei linguaggi. Temi che si innestano saldamente nella nostra realtà complessa e densa di diversità. Il molteplice è una ricchezza per l’intera famiglia umana, che come tale vive prima di tutto di un linguaggio comune, condiviso da tutte le famiglie del mondo. Il professor Gardner ci sarà senz’altro di grande aiuto nel delineare un modello comune di cittadinanza e un’educazione all’eticità, sempre più decisivi per la comunità”.
Date queste tematiche gli incontri pubblici a cui parteciperà il professor Gardner sono stati inseriti nel ciclo di conferenze ‘Visioni di città’, spazio di riflessione che ha visto ospiti lo scorso anno personalità come Zygmunt Bauman, Joseph Rykwret e Nicholas Negroponte.
L’amicizia dello studioso con i Nidi e le scuole dell’infanzia di Reggio Emilia risale agli anni Ottanta, quando viene invitato in città a parlare del suo libro “Frames of Mind”, a quel tempo non ancora tradotto in Italia. Inizia allora il dialogo con Loris Malaguzzi e con i suoi collaboratori, pedagogisti ed insegnanti delle scuole dell’infanzia reggiane che nel tempo ha portato a diverse occasioni di scambio e confronto, sia negli Stati Uniti che a Reggio Emilia, e al comune progetto di ricerca sugli apprendimenti individuali e di gruppo nei bambini (1997-1999) presentato nel volume “Making Learning Visible” edito da Reggio Children.
La teoria delle intelligenze multiple di Gardner e il bambino dai cento linguaggi di Malaguzzi parlano infatti una lingua affine, mostrano un analogo approccio verso le capacità dei bambini.
L’incontro con la città e le sue scuole dell’infanzia
Dopo l’ultima visita dello scorso anno a gennaio, il ritorno di Gardner, in questa unica visita in Italia, è molto atteso e segue la pubblicazione del suo nuovo saggio “Le cinque chiavi del futuro”, in cui, tra l’altro, cita Reggio Emilia come “esempio di comunità etica”.
Il professor Gardner, docente di Scienze cognitive e dell’educazione ad Harvard, trascorrerà diversi giorni in città per un soggiorno di ricerca, di approfondimento, ma anche di consolidamento dell’amicizia con l’ambiente reggiano. Sarà accompagnato da altri esperti: la moglie, Ellen Winner, Professore di Psicologia al Boston College e Senior Research ad Harvard-Project Zero, e la coppia di studiosi dei fenomeni di migrazione, Marcelo Suarez-Orozco, docente di Globalizzazione ed educazione all’Università di New York, e Carola Suarez-Orozco, professore di Psicologia applicata alla Università Steinhardt di New York.
“Visioni di città”
Grazie alla disponibilità di queste presenze illustri a Reggio Emilia e ad alcune collaborazioni è stato possibile organizzare due distinti momenti di riflessione aperti al pubblico e inquadrati dal Comune nel ciclo “Visioni di città”, lo stesso che aveva visto lo scorso anno l’incontro pubblico con Zygmunt Bauman e Joseph Rykwert.
Il primo incontro si terrà domani, martedì 18 marzo alle ore 18, all’Auditorium Annamaria e Marco Gerra del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, ed è organizzato da Centro Internazionale, Istituzione scuole e nidi d’infanzia, Reggio Children e Amici di Reggio Children. Si tratta di un incontro che riprende il ciclo di conversazioni ideate da Jerome Bruner e intitolate “I venerdì reggiani”. E’ incentrato sul tema “Educazione per una nuova cittadinanza. Tra multicultura e intercultura”. Sarà presieduto dal sindaco Graziano Delrio e prevede anche la partecipazione di Marcelo e Carola Suarez-Orozco.
Il secondo incontro di ‘Visioni di città’ è stato organizzato per giovedì 20 marzo alle ore 17.30, all’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio in viale Allegri, grazie alla collaborazione di Reggio Children con Rotary Reggio Emilia, Università di Modena e Reggio, Associazione Treelle e Muse. Il tema, “Le cinque chiavi per il futuro”, riprende il titolo dell’ultimo saggio di Gardner, e sarà l’occasione per il pedagogista di sviluppare il proprio pensiero sulle intelligenze multiple, ed in particolare sul “goodwork”, il buon lavoro, e sulla “mente etica”.
“Cinque menti per il futuro” e la mente etica
Nel suo recente saggio “Five minds for the Future” Gardner sviluppa il concetto della mente come un insieme di capacità cognitive, e distingue la mente etica dalle altre quattro menti: mente disciplinata, quella più scolastica, la mente sintetica, che sintetizza le informazioni, mente creativa, che attiva risposte originali, mente rispettosa, che agisce in seguito alle precedenti e si sforza di capire le differenze. “La mente etica, invece, estende il rispetto verso gli altri verso qualcosa di più astratto – afferma Gardner – Una persona con una mente etica si chiede: che tipo di persona, lavoratore e cittadino voglio essere? Se tutti i lavoratori nella mia professione adottassero la mia attitudine mentale, e se ognuno facesse ciò che voglio fare, che mondo sarebbe?”
La concezione e i comportamenti etici chiedono la capacità di andare oltre l’esperienza individuale e oltre il semplice rispetto degli altri, che può esser un comportamento appreso senza essere capito, spiega Gardner. “Una volta sviluppata la mente etica, si diventa imparziali spettatori della squadra, l’organizzazione, la cittadinanza, il mondo”, mettendo davanti al rispetto individuale le idee in cui si crede.
Gardner ha citato nel suo saggio e in molte interviste Reggio Emilia come una comunità etica, dove i bambini sentono che la comunità si prende cura di loro. “Così, quando crescono, restituiscono questo riguardo prendendosi cura degli altri. Diventano buoni lavoratori e buoni cittadini”.