Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, presidente dei Teatri di Reggio Emilia, ha reso omaggio questa mattina a Guido Alberto Borciani, nella sua casa di corso Garibaldi 32, “dove ha mantenuto viva, giorno per giorno, la straordinaria esperienza del fratello Paolo e di quei giovani talentuosi che nell’agosto 1945, in una città liberata, fondarono il Quartetto Italiano portando a livelli eccelsi la musica dei maestri”.
“La città saluta con riconoscenza e con affetto Guido Alberto Borciani” afferma il sindaco a nome della giunta e dell’Amministrazione comunale. “Siamo riconoscenti perché la sua passione profonda per la musica e il suo sentirsi testimone privilegiato dell’esperienza del Quartetto italiano, con l’obbligo morale di farsene portavoce, sono stati una propulsione a produrre occasioni culturali di grande rilievo per la città e affacciate sul mondo. Facendosi anima e corpo del Premio dedicato al fratello Paolo, Guido Borciani ha saputo essere memoria senza rimpianto, perché ha saputo guardare avanti, alimentando la ricchezza dei suoi ricordi e della sua robusta formazione culturale, con la fiducia nelle giovani generazioni di musicisti. Sentiremo moltissimo la sua mancanza”.
“Ricordiamo con affetto la sua gioia partecipe – continua il sindaco – nell’anno in cui decidemmo di portare i quartetti “al di fuori del tempio”, nella città, nei chiostri, nei cortili interni dei palazzi. Dopo una iniziale preoccupazione riguardo l’acustica o la logistica, poi fu un entusiasta sostenitore di questo abbraccio tra gli ambienti storici del centro e la musica da lui amata, a dimostrazione di come la sua età contenesse un cuore giovane e pronto ad accogliere il nuovo”.
“Abbiamo infine presenti anche le sue preoccupazioni, tutte condivisibili per chi, oggi, con grande impegno sostiene la cultura, non in una accezione museale, ma perché sia, soprattutto per i giovani, la linfa di un impegno più ampio, della ricerca della bellezza, di valori della condizione umana. Come ci premuravamo di rassicurare l’ingegnere Borciani nei momenti di incertezza, così oggi, profondamente convinti del valore e della bontà delle sua opera, ci impegniamo a darvi seguito e a continuare a trasmettere la gioia di quei quattro giovani che, chiuse le pagine terribili della guerra, diedero voce alla musica di un mondo nuovo”.
Il sindaco ha espresso le condoglianze sue e dell’Amministrazione comunale alla moglie Paola e ai famigliari.