Lo scorso anno, nei mesi di agosto e settembre, in alcune zone della Romagna la zanzara tigre ha causato un’infezione virale chiamata “Febbre da Chikungunya”. Si tratta di una malattia solitamente non grave, che si trasmette attraverso la puntura dell’insetto infetto.
Ciò dimostra però che la zanzara tigre non è da considerarsi un semplice elemento di “disturbo”, ma un veicolo di trasmissione dell’infezione. E’accertato che la zanzara tigre depone le uova, fino a 300-400 per insetto, in contenitori che periodicamente si riempiono di acqua (ad esempio a seguito di precipitazioni metereologiche) e che, nel giro di pochi giorni, da queste si sviluppano le larve e successivamente gli insetti adulti.
Per ridurre al minimo la possibilità che, anche a Carpi, la zanzara tigre possa trasmettere questa infezione, l’amministrazione comunale, aderendo alla campagna promossa e coordinata dalla Regione Emilia-Romagna, ha adottato un’apposita ordinanza e un piano di lotta per limitare la riproduzione dell’insetto nelle aree pubbliche.
Gli interventi, tuttavia, risulteranno inefficaci se non saranno accompagnati da analoghi interventi effettuati nelle aree private da parte di tutti, siano essi privati cittadini che gestori di centri commerciali, attività artigianali ed industriali, conduttori di orti, proprietari di aree incolte, responsabili di cantieri o di vivai.
La campagna parte oggi, lunedì 21 aprile, e si concluderà il 31 ottobre. Saranno 15mila le caditoie pubbliche che una volta al mese verranno controllate dalla impresa che si è aggiudicata la gara (la OSD di Campogalliano). Il costo per le casse comunali di questa iniziativa è di 35 mila euro circa. Particolare attenzione verrà messa quest’anno nella sensibilizzazione di coloro che abitano in condominii, affinché vengano svolti trattamenti delle aree cortilive degli stessi, e dei frequentatori dei cimiteri, proprio per evitare che nei vasi di fiori lasciati davanti alle tombe si verifichino ristagni d’acqua dove la zanzara tigre possa poi deporre le uova. Inoltre l’ordinanza firmata dal Sindaco Enrico Campedelli rende nota che “in presenza di casi sospetti od accertati di Febbre da Chikungunya, o di situazioni di consistenti infestazioni localizzate con associati rischi sanitari, in particolare nelle aree circostanti siti sensibili quali scuole, ospedali, strutture per anziani o simili, il Comune si attiverà per l’effettuazione di trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private”. La sanzione per chi trasgredisce le indicazioni dell’ordinanza è fissata in 103 euro.