L’apertura di Fotografia Europea – Reggio Emilia 2008 coincide con un evento di grande importanza per lo sviluppo dei progetti culturali della città di Reggio Emilia: l’inaugurazione di Spazio Gerra, luogo dedicato alla fotografia e all’immagine contemporanea.
Domani alle ore 18 la terza rassegna internazionale dedicata alla fotografia prende il via in questo nuovo simbolo della contemporaneità, nato dal recupero dell’ex albergo Cairoli sito in piazza XXV Aprile, donato al Comune di Reggio Emilia dalla signora Anna Maria Ternelli Gerra, con lo scopo di creare un nuovo luogo culturale della città dedicato al marito, l’artista Marco Gerra (1925-2000).
Spazio Gerra si trova nel centro storico della città, tra la piazza retrostante il Teatro Ariosto e lo spazio ribassato giustapposto al Teatro Cavallerizza. Frutto di un’inedita soluzione urbana progettata dall’architetto Christian Gasparini (in collaborazione con gli architetti Alessandro Ardenti e Cristiana Campani), l’innovativa forma spaziale si sposa perfettamente con l’identità del centro che si propone come piattaforma permanente di creatività, centro di incontro, laboratorio costante ed esposto di contaminazioni di significati, all’interno del quale possono confluire e confrontarsi le esperienze artistiche di altre città europee. Inserito nel sistema museale cittadino lo Spazio Gerra vuole caratterizzarsi come luogo di dibattito sempre in atto, come esposizione costante di materiali che discutono tra loro, in stretta connessione con gli altri luoghi della cultura cittadina e con Officina delle Arti, altra sede di produzione artistica della città.
A metà tra luogo istituzionale e spazio alternativo, grazie alla sua peculiarità architettonica si caratterizza come luogo collettivo, determinato dagli eventi e dalle persone che lo occupano. Una scala d’angolo connette e distribuisce a piano terra l’atrio d’ingresso con la sala di incontro e informazione affidata a display multimediali. Al primo piano troviamo una sala polivalente per conferenze, proiezioni, esposizioni, con caffetteria all’aperto e studi per artisti con balconata. Al secondo piano sono presenti spazi espositivi temporanei con sala di documentazione sul progetto Fotografia Europea e infine, al terzo piano, sono stati realizzati ulteriori spazi espositivi temporanei e uno studio – ufficio. Con i suoi ampi orari di apertura (tutti i giorni dalle 12 alle 23), la possibilità di utilizzo del wireless e di interazione con le strutture tecnologiche presenti, e l’offerta di attività legate alla cultura della contemporaneità emerge in modo evidente come il target di riferimento privilegiato della struttura sia individuato in un pubblico giovane.
In occasione di Fotografia Europea Spazio Gerra ospita la mostra di Ann-Sofi Sidén (dal 30 aprile all’8 giugno) intitolata Same Unknown, frutto del progetto di arte pubblica condotta dall’artista nei mesi scorsi a Reggio Emilia. La fotografa svedese presenta infatti un’installazione video in cui duecento persone della città nei loro quotidiani abiti di lavori si calano da una alta pertica, simile a quella che si trova nelle caserme dei vigili del fuoco: una metafora della fragilità e della brevità della vita. Sono esposti nei locali dello Spazio Gerra anche i trenta lavori selezionati da un team di segnalatori provenienti da tutta Europa che hanno partecipato al concorso internazionale The Core of Industry, organizzato da Fotografia Europea con l’Associazione degli Industriali di Reggio Emilia e volto a documentare e interpretare l’essenza dell’attuale realtà industriale europea. La cerimonia di premiazione del primo classificato avverrà venerdì 2 maggio alle ore 18 (sempre presso lo Spazio Gerra, in caso di maltempo al Teatro Zavattini, Cavallerizza).
Inoltre, nella videowall dell’ingresso, in collaborazione col progetto sperimentale “BluTu” Tante parti per un solo corpo, installazione video in cui l’immagine guida della manifestazione fotografica è stata ricreata attraverso un mosaico di volti che le persone di Reggio Emilia hanno inviato attraverso il cellulare.