Salviamo il centro storico con interventi che danno una nuova vitalita’ ai negozi (vanno salvaguardati con le unghie e con i denti per il bene del paese) e poi richiamiamo la gente , cosi’ troppo tentata di scegliere i centri commerciali.
Ogni anno annotiamo sul taccuino la chiusura di un negozio visto la crescente difficolta’ competitiva.
Per far questo non ci si puo’ limitare alla fantasia-sforzi-energie dei singoli negozi, ma occorre occuparsi del centro storico nel suo complesso, quale rete di servizi e di attivita’ che compongono l’offerta per il consumatore, il residente e il forestiero.
In questa visione sono da migliorare-sviluppare , l’accessibilita’ al centro storico (il trasporto pubblico urbano, i collegamenti con le stazioni, ma soprattutto i parcheggi ovviamente non a pagamento), le iniziative di promozione, gli eventi culturali, la fruizione del patrimonio storico-architettonico, il patrimonio mussale , le mostre evento e la rete delle associazioni del no profit che operano sul territorio (collochiamo spazi pubblici di ritrovo in centro storico per i vari Comitati e Associazioni).
A Sassuolo è stato fatto ben poco per il centro storico. Bisogna innovare questo Paese e questo significa studiare un progetto di crescita che cambi radicalmente una strategia del passato fallimentare. Abbiamo bisogno di un progetto che dia al centro storico un ANIMA , cioè un identità che corrisponde alla sue vocazioni di luogo vivibile-attrattivo per tutti.
Piccola e grande distribuzione devono essere messe sullo stesso piano. No ai rapporti di subalternità come si sono verificati fino ad oggi.
Il centro storico necessita dunque di un progetto di ampio respiro, che vada oltre al deludente/dispendioso operato della struttura organizzativa di Area Aree (Comune di Sassuolo), e che riqualifichi il settore commerciale e prenda in esame una prospettiva di sviluppo economico generale del centro cittadino, di medio e lungo periodo.
Il progetto di riqualificazione delle rete commerciale dovrebbe pertanto prevedere il riuso di contenitori esistenti (sia pubblici che privati) per l’insediamento di nuove attivita’ commerciali aventi funzioni di magnete o il potenziamento di quelle esistenti , per riequilibrare il peso ed attrattivita’ del centro storico rispetto ad aree di centri commerciali in periferie (come prima priorita’ Via Cavallotti).
E’ necessario allo stesso tempo recuperare immobili pubblici (Es.: Palazzo Ducale,Politeama, ex-caserna, Piazza Piccola ecc. ecc. ) da adibire ad attivita’ commerciali, paracommerciali e di servizio pubblico integrato, come il mantenimento-realizzazione di un’alta qualita’ dell’arredo urbano assieme al recupero di facciate con valore storico e culturale (Via Fenuzzi e dintorni).
Mancano inoltre spazi polifunzionali destinati ad attivita’ di intrattenimento e di svago in grado di aggregare e attirare gente.
In conclusione, affermiamo che il futuro del centro storico, nonostante la reale necessità di ripopolamento e di recupero della funzione commerciale, e’ già stato in parte compromesso. Per lo stesso motivo, non capiamo come si possa parlare di questo progetto “Mercoledi negozi sempre aperti” come “un’occasione di rinascita e di sviluppo”, in quanto ciò che si è sempre considerato il cuore della città forse non esiste più, perché non è più centrale nella vita quotidiana dei cittadini.
(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)