Povera Braida, ancora, e recentemente, in trasmissioni televisive per tutti quei problemi, in parte mai risolti ma solo nascosti, che l’hanno portata agli onori (o disonori) delle cronache nazionali e non.
Povera Braida, che in un progetto di riqualificazione urbanistico si vede un cantiere aperto da ormai 6 (sei) mesi e con la previsione di tempi ancora più lunghi.br>
Il lavoro, che si traduce nella costruzione di due rotonde, ciclabile e marciapiedi per un tratto di strada lungo circa 130 metri (leggere bene non sono Km) sta mettendo in seria difficoltà le attività presenti in quella zona.
Dopo 7 (sette) mesi ci ritroviamo oggi (5 Giugno) con la strada chiusa per l’asfaltatura e probabilmente non sarà l’ultimo giorno di disagio.
Viene spontaneo chiedere perché non si è previsto di limitare i disagi e finire tali lavori con il cantiere ancora aperto nei mesi di Gennaio e Febbraio?
Non si provi a rispondere che si è dovuto aspettare il bel tempo per poter asfaltare poiché tutti quelli che oggi sono transitati per Via Braida hanno potuto vedere coi propri occhi come sotto la pioggia si stava completando tale lavoro a discapito del tempo bello e secco che abbiamo avuto nei mesi precedenti.
“Asfaltando sotto la pioggia” potrebbe essere il nuovo titolo di una telenovela che si protrarrà nel tempo, anche perché, con ogni probabilità ,fra pochi mesi avremo le buche da riparare sull’asfalto posato oggi.
E pensare che per completare l’autostrada del sole da Milano a Napoli negli anni ’50 , dove si lavorava prevalentemente con piccone, carriola e badile sono bastati 6 (leggi sei) anni, ma erano tempi diversi, Uomini diversi, Amministratori e Politici diversi.
Vorrei ricordare che, per l’arrivo del Giro d’Italia a Sassuolo, i lavori di asfaltatura e segnaletica sono stati eseguiti nelle ore notturne, non avremmo preteso tanto dai nostri Amministratori (stipendiati con le Nostre tasse frutto del nostro lavoro), ma solo e soltanto che avessero cercato di limitare i disagi alle Nostre attività consentendoci un minimo di operatività.
Rimane tanta amarezza ma nonostante tutto continueremo il nostro lavoro ,con il quale, speriamo di riportare la nostra Città e il nostro Quartiere a quello che Sassuolo era ormai e purtroppo tanti anni fa.
(Lettera firmata)