Nei primi sei mesi del 2008 gli alberghi italiani, con 106,3 milioni di presenze (rispetto ai 107,7 milioni del 2007), hanno perso l’1,3% rispetto al primo semestre del 2007, con una perdita secca di quasi 1,5 milioni di notti dormite. Ciò pur a fronte dei dati in controtendenza dei prezzi degli alberghi.
Infatti dai tabulati dell’Istat emerge come l’aumento dei prezzi degli alberghi italiani da gennaio a giugno sia stato dello 0,2% rispetto ad un costo della vita del 3,3%.
Nel dettaglio i clienti italiani in albergo hanno fatto registrare un lievissimo aumento dello 0,5% (con 56,4 milioni di presenze rispetto ai 56,1 milioni del 2007) a fronte della perdita del 3,3% dei clienti stranieri (con 49,9 milioni di presenze rispetto ai 51,5 milioni del 2007).
Ciò è quanto risulta dalle elaborazioni dei dati provvisori delle rilevazioni mensili che la Federalberghi-Confturismo conduce da anni nell’ambito del proprio Osservatorio turistico-alberghiero con il quale intervista mensilmente oltre 1.160 alberghi italiani ubicati su tutto il territorio nazionale e distribuiti in modo rappresentativo fra le varie categorie.
Nel dettaglio, al termine dei primi cinque mesi del 2008 la domanda complessiva, con 78,2 milioni di presenze, è diminuita dello 0,3%, quella dei clienti italiani, con 40,4 milioni di presenze, è aumentata del 2,1%, mentre quella straniera, con 37,7 milioni di presenze, è diminuita del 2,7%.
Nel mese di giugno gli alberghi hanno registrato diminuzioni su tutto il fronte della domanda: quella complessiva (28,1 milioni di presenze) è scesa del 4,0%, quella italiana (16,0 milioni di presenze) del 3,2% e quella straniera (12,1 milioni di presenze) del 5,0%.
Peraltro, secondo i dati dell’Ufficio Italiano dei Cambi, le cui funzioni dal 1° gennaio 2008 sono confluite nella Banca d’Italia, la bilancia turistica dei pagamenti, relativa ai primi quattro mesi di quest’anno, ha chiuso con aumenti dell’1,4% per quanto riguarda i crediti (7,7 miliardi di euro contro i 7,6 dell’anno scorso) e del 3,3% per quanto riguarda i debiti (5,7 miliardi di euro contro i 5,5 dell’anno scorso).
Di conseguenza, alla fine d’aprile il saldo tra crediti e debiti (1.982 milioni di euro di quest’anno contro i 2.057 del 2007) è diminuito del 3,6%.
“Questi segnali – commenta il Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca – sono purtroppo la chiara dimostrazione di una crisi generale, aggravata da una situazione economica difficile per le famiglie italiane, penalizzate da un costo della vita quasi fuori controllo.
“Mentre il calo della componente turistica estera – aggiunge Bocca – sconta per statunitensi, giapponesi ed inglesi uno svantaggioso rapporto di cambio valuta, e per il resto dei turisti stranieri l’appannamento d’immagine del nostro Paese.
“L’auspicio, dunque, – conclude Bocca – è che da un lato la manovra economica alla quale sta lavorando il Governo ridia presto ossigeno ai portafogli degli italiani e dall’altro lato la nuova dirigenza in arrivo all’Enit-Agenzia del Turismo metta subito mano ad un ampio progetto di rilancio dell’Italia quale meta ambita a livello mondiale”.