Il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, prende le distanze dal settimanale paolino: “La sua linea rientra nella responsabilità della sua direzione”. Gasparri: ”Dopo una tale sconfessione non serve aggiungere nulla”.
“Famiglia Cristiana è una testata importante della realtà cattolica italiana, ma non ha titolo per esprimere le posizioni della Santa Sede né della Conferenza Episcopale Italiana. La sua linea rientra nella responsabilità della sua direzione”.
Così Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana all’Adnkronos, interviene sulla polemica tra il settimanale paolino e il governo.
Nei giorni scorsi Famiglia Cristiana ha attaccato duramente la politica dell’esecutivo, in particolare relativamente alla scelta di “prendere le impronte ai rom” e di utilizzare i soldati per la sicurezza in città.
Soddisfazione per le “parole” di padre Lombardi è stata espressa dal capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. “Una sconfessione di questa portata – ha detto – vale mille volte di più di una vittoria processuale degli insulti subiti”. La reazione di Gasparri arriva poche ore dopo l’annuncio di questa mattina in cui dichirava “di aver dato mandato agli avvocati di querelare don Antonio Sciortino, direttore di ‘Famiglia Cristiana per le “espressioni ingiuriose usate in un’intervista a ‘La Stampa”’.
A difendere invece il settimanale “che ama il linguaggio della verità” è stato Giorgio Merlo (Pd), membro della commissione Vigilanza Rai. “Chi osa criticare l’azione del governo di destra – ha detto – è bollato come comunista, cripto comunista o protocomunista. Una reazione indegna e volgare per chi vuol essere campione ed esempio di principi liberali e democratici”.
Il senatore a vita Francesco Cossiga definisce la risposta del Vaticano “equilibrata”.
“E’ stata esemplare e classica e degna delle migliori tradizioni di prudenza della Santa Sede la dichiarazione resa con grande chiarezza da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa del Vaticano” osserva il presidente emerito della Repubblica.
Fonte: Adnkronos