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Chiesa, Bagnasco: ”Non è un soggetto politico ma interviene nel dibattito”

“La Chiesa è, e non può essere, neutra o indifferente rispetto a qualunque posizione, anche se come soggetto in quanto tale non entra nell’agone politico”. E’ quanto ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani ai microfoni di Radio Vaticana.

Il porporato è tornato su alcuni dei temi toccati ieri nel corso della relazione d’apertura del meeting di Rimini. Bisogna ricordare, innanzitutto, ha detto Bagnasco, quanto disse il Papa al Convegno ecclesiale di Verona: “La Chiesa non è, in quanto tale, un soggetto politico”. Quindi, ha ricordato, il Pontefice “ha aggiunto immediatamente che ciò non significa neutralità di fronte a qualunque posizione – sociale, culturale e via discorrendo – proprio perché la Chiesa ha come missione l’annuncio del Vangelo, l’annuncio di Cristo, e Cristo salva completamente, radicalmente, la persona umana in tutte le sue dimensioni, sia personali che sociali, comunitarie e relazionali”.
“I credenti, come tutti i cittadini, entrano nella politica, nel gioco della democrazia, con la propria coscienza, come tutti, e all’interno del dinamismo democratico – aggiunge quindi – portano avanti una visione delle cose che, in parte, nasce chiaramente dalla propria fede e, in altra parte, anche dalla luce della ragione”.
Bagnasco, poi, punta il dito contro i segnali di un fondamentalismo anticlericale e anticattolico che percorrono l’Italia e l’Europa, ma la risposta della Cheisa è ancora una volta quella della fedeltà al Vangelo e dell’amore per l’uomo. ”La tentazione dei fondamentalismi è una tentazione che attraversa la storia di ieri e di oggi – ha detto il presidente della Cei – e, purtroppo, forse anche di domani. Perché fa parte dell’animo umano il dovere di ritrovare continuamente delle punte di equilibrio, anche da un punto di vista culturale”.

“Non so in questo momento, con precisione – ha aggiunto – se si possa parlare di fondamentalismo anticlericale o anticattolico in Europa, in termini di assolutezza e di certezza. Certamente mi sembra siano innegabili dei fenomeni che qua e là si sono verificati in termini non positivi, non benevoli, verso la presenza della comunità cristiana”.
T
uttavia, aggiunge il cardinale, “la risposta della comunità cristiana, della Chiesa messa insieme, è una risposta di fedeltà al Vangelo e di amore all’uomo, a partire proprio dall’annuncio del Vangelo di Cristo, dalla promozione della difesa della ragione, della buona ragione, che oggi è messa sotto accusa, messa in crisi, come se non riuscisse ad arrivare a cogliere la verità, e anche dal punto di vista della concezione antropologica”.

Fonte: Adnkronos

















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