sabato, 2 Novembre 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'Gli italiani apprezzano il prodotto ittico fresco





Gli italiani apprezzano il prodotto ittico fresco

Gli italiani amano il prodotto ittico fresco (e vorrebbero consumarne di più) anche se la maggioranza non ne conosce le caratteristiche e lo vuole già pronto al consumo. Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca – duemila interviste personalizzate fatte da gennaio a maggio 2008 campione rappresentativo della popolazione italiana – presentata oggi al Meeting di Rimini.

E’ stata commissionata dall’assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna e realizzata dal docente universitario, e grande studioso di consumi alimentari, Daniele Tirelli. La presentazione è avvenuta nel corso del convegno sul tema “Super food all’italiana: alla scoperta del patrimonio ittico certificato Alto Adriatico” coordinato dall’assessore regionale alle Attività Produttive Duccio Campagnoli. Questa iniziativa si inserisce in una campagna di valorizzazione e diffusione del marchio di qualità “Occhio al marchio – Prodotto Certificato dell’Alto Adriatico” un marchio collettivo predisposto dalla Regione Emilia Romagna che, dal 2007, lo ha registrato a garanzia della qualità certificata Alto Adriatico e viene rilasciato alle imprese della filiera ittica regionale. Questo progetto di qualità ha fatto nascere un Consorzio prodotti ittici dell’Alto Adriatico che raggruppa 33 imprese che rappresentano circa l’80% del fatturato di vendita del prodotto ittico della regione.

Alcuni dati della ricerca
Durante le interviste è stata fatta vedere una fotografia di branzino fresco e un’altra immagine di un branzino pescato da quattro giorni; lo stesso è stato fatto per una sogliola.

Il risultato è stato sorprendente perché il 65% del campione intervistato (nel caso del branzino) e il 47% (per la sogliola) ha indicato come prodotto fresco l’immagine di questi pesci pescati da quattro giorni.
Sempre attraverso una visualizzazione per immagini le cozze (92% del campione) e le mazzancolle (83%) sono le specie ittiche più conosciute mentre agli ultimi posti come riconoscimento, con percentuali molto basse (sotto il 30%), troviamo cefali, mormore e orate.
Il consumatore preferisce poi (tra chi si dice “molto d’accordo” e chi “abbastanza d’accordo” si raggiunge l’81%) acquistare pesce nei negozi dove viene eviscerato al momento perché il 71% detesta pulirlo.
E’ poi data molta importanza alla presenza di etichette sul pesce fresco (nel complesso l’82% legge molto o abbastanza attentamente le etichette).

La carne di pesce è migliore se fresca di pescheria per il 91% del campione (e ci si fida all’84% del consiglio del negoziante).
Per quanto riguarda i consumi il 47% degli italiani mangia pesce almeno una volta alla settimana e, ogni mese, il 34% acquista meno di un chilo di pesce, il 37% tra uno e due chili, il 21% 2-3 chili, l’8% più di tre chili.
Altri dati relativi ai consumi indicano che il 68% compra pesce fresco già pulito, il 48% pesce surgelato non panato, il 44% pesce fresco da pulire, il 30% surgelato e panato, l’11% pesce fresco panato pronto da cucinare.

Progetto “Occhio al marchio-Prodotto certificato dell’Alto Adriatico”
In base ai dati e le tendenze in atto c’è una grande possibilità di sviluppo del consumo del pesce dell’alto Adriatico e il progetto di qualità regionale “Occhio al marchio-Prodotto certificato dell’Alto Adriatico” va in questa direzione. C’è infatti una tendenza verso un aumento dell’utilizzo del prodotto ittico che a livello nazionale (e questo trend si rispecchia anche a in Emilia Romagna) è passato dai 21 chilogrammi pro capite del 2004 ai 30 chili pro capite del 2007.

I consumatori possono riconoscere questo prodotto ittico certificato dal fatto che le aziende che aderiscono al progetto espongono il logo “Occhio al marchio-Prodotto certificato dell’Alto Adriatico” nel banco di distribuzione assieme ad una etichetta con il numero di riferimento dell’azienda certificata, la data di pesca, la barca che lo ha pescato e l’allevamento da dove provengono i mitili, la località di provenienza.
Il pesce venduto con il logo “Occhio al marchio” – è stato precisato durante il convegno svolto al Meeting di Rimini – ha una qualità garantita senza problemi dal punto di vista delle patologie sanitarie e nutrizionale.

“Questi dati – afferma l’assessore regionale alle Attività Produttive dell’Emilia Romagna Duccio Campagnoli – confermano la validità della strategia che abbiamo messo a punto dal 2007 con il progetto ‘Occhio al marchio-Prodotto certificato dell’Alto Adriatico’ e, dall’altro, offrono utili indicazioni a tutta la filiera delle imprese di pesca per avviare interventi non solo sulla strada di una sempre maggiore qualità ma di razionalizzazione e modifica di comportamenti produttivi in grado di rispondere alla crescente e ‘moderna’ domanda di pesce fresco. Le indicazioni emerse da questa ricerca saranno poi di orientamento per gli interventi di programmazione del Fondo europeo della pesca 2007-2013”.

















Ultime notizie