Il Consiglio della seconda Circoscrizione ha approvato, nella seduta di lunedì 1 settembre, il progetto “Dal campo alla città” che prevede l’inserimento di una famiglia sinta, ad oggi residente nel campo nomadi di via Gramsci, in una “micro-area” che sarà realizzata in via Felesino.
Il progetto di inclusione sociale – illustrato ieri al Consiglio dall’assessore comunale ai Diritti di cittadinanza e alle pari opportunità Gina Pedroni – è stato approvato all’unanimità: 12 voti favorevoli (Uniti nel centro sinistra, Rifondazione comunista) e 4 astensioni (Insieme per cambiare). Durante la serata si è avuta un’ampia discussione, dai toni sempre sereni, dove si sono confrontate varie esperienze anche di altre amministrazioni con interventi di cittadini, associazioni e parrocchie che si sono dichiarati concordi alla sperimentazione e intenzionati a dare il loro contributo. Il gruppo di minoranza ha espresso apprezzamento per il progetto sociale e per gli obiettivi che si pone e ha deciso per l’astensione sulla base di due critiche mosse all’amministrazione comunale: lo strumento urbanistico e il tardo coinvolgimento della Circoscrizione. In risposta l’assessore Pedroni ha precisato che lo strumento urbanistico è trasparente e legittimo e permette di iniziare il progetto in tempo utile sia per il finanziamento erogato sia per l’inserimento scolastico dei minori presenti nel nucleo famigliare. D’altra parte il confronto con la Circoscrizione e i cittadini proseguirà anche in futuro nel pieno rispetto del progetto che vede un coinvolgimento continuo nello sviluppo del progetto.
Tra le motivazioni che hanno portato ad accogliere l’iniziativa, la consapevolezza che il progetto è teso a favorire la “costruzione di patti di cittadinanza, l’integrazione e la convivenza tra cittadini” e che esso ha come presupposti “rispetto della legalità, maggiore responsabilizzazione, facilitazione nell’inserimento civile e lavorativo, facendo leva sull’implementazione delle politiche di inserimento scolastico”.