A cento giovani ballerini tra i 14 e i 18 anni è stato impedito dalle famiglie di partecipare al Dance Attack antimafia promosso dal Teatro Massimo Bellini, questo pomeriggio in piazza Palestro a Catania.
Lo ha reso noto l’Ente, spiegando che durante gli ultimi preparativi, mentre lo staff del Teatro distribuiva le t-shirt con il logo antimafia ‘Arte contro cosa Nostra’, coniato per l’occasione dal Bellini, un centinaio di ballerini non si sono presentati all’appuntamento, pur avendo precedentemente garantito la loro adesione. Per qualche ora la vicenda ha avuto i contorni di un giallo. Poi il chiarimento.
Alcuni di loro, in lacrime, hanno raccontato di aver ricevuto il divieto da parte dei genitori a partecipare alla manifestazione. A scatenare la reazione delle famiglie sarebbe stato proprio il logo antimafia Arte Nostra, stampato dal Bellini sulle magliette”.
A poche ore dall’evento – dichiara il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Antonio Fiumefreddo – abbiamo appreso che gli allievi di una scuola di danza di uno dei quartieri più a rischio della città hanno dovuto rinunciare a scendere in piazza su pressione dei genitori, che non avrebbero gradito il messaggio antimafia della manifestazione. Dedichiamo a questi cento ragazzi l’iniziativa di oggi pomeriggio”.
“Rispetto ai tempi in cui in piazza non scendeva nessuno – aggiunge il sovrintendente – registriamo che oggi sono solo in cento a restare a casa, e per giunta costretti. E’ una svolta storica”.
Il Teatro aveva lanciato nei giorni scorsi un appello alla mobilitazione pacifica, invitando per oggi alle 17.00 i giovani della città a ballare in piazza Palestro (un quartiere simbolo di disagio sociale, protagonista in passato di drammatiche vicende criminali) per una maratona musicale di oltre 4 ore.
Fonte: Adnkronos