E’ partita oggi a Reggio Emilia, presso a sede dell’Università di viale Allegri, la terza edizione del MIC, Management per l’Impresa Cooperativa, la Scuola di Alta Formazione realizzata da Legacoop Reggio Emilia e Legacoop Modena, con il coordinamento organizzativo e scientifico di Qua.Dir.
Nelle due precedenti edizioni del progetto sono stati coinvolti complessivamente 43 manager cooperativi, per un totale di 30 giornate d’aula e 210 ore di formazione per anno. Si è trattato di un percorso di apprendimento e sviluppo individuale e di gruppo, che ha coinvolto dirigenti e quadri di impresa cooperativa che ricoprono ruoli di responsabilità all’interno delle imprese in cui operano e che hanno manifestato elevato potenziale di sviluppo. Per queste persone il MIC ha rappresentato un’occasione unica di analisi e confronto per ridefinire e attualizzare valori e logiche di sviluppo che riguardano tutta la cooperazione. Ciò grazie anche a docenti e testimonianze “eterodossi”, a momenti di confronto e discussione aperti, a promozione di ricerca originale, alla creazione di strumenti e reti di comunicazione interna al gruppo dei partecipanti, finalizzati allo scambio di idee in forma non istituzionale.
Alla presentazione erano presenti il direttore generale di Legacoop Reggio Emilia Mauro Degola, la responsabile del Mic Raffaella Curioni, il direttore scientifico Maurizio Brioni e il responsabile sviluppo Giuliano Nicolini.
“Con la realizzazione di questa Scuola Cooperativa di Formazione – spiega Raffaella Curioni, che è anche presidente di Qua.Dir – si vuol fornire ai dirigenti strumenti e metodologie scientifiche ad elevato spessore affinché possano affiancare gli organi di direzione politica nel tratteggiare e costruire le linee guida di ridefinizione e sviluppo della cooperazione. La Scuola così come è organizzata non è solo un luogo di apprendimento o aggiornamento tecnico-professionale ma un progetto di innovazione politico, organizzativo e sociale che forma ad un profilo di dirigenti aperti alla cultura, capaci di comunicare, in grado di leggere l’ambiente ed i suoi cambiamenti, gestire il consenso ed allenare allo spirito di squadra”.
I contenuti del Corso Base si sviluppano su 4 aree tematiche: strategia, gestione e cultura d’impresa; strategia, gestione e cultura dell’impresa cooperativa; evoluzione degli scenari politici, economici e sociali; sviluppo individuale Le differenze dell’offerta del MIC rispetto alle tradizionali business school, stanno nell’enfasi posta non solo sui temi dell’innovazione e dell’eccellenza, ma anche sugli aspetti di network e di socialità che costituiscono lo “specifico” cooperativo e territoriale su cui agiscono le imprese coinvolte, nel lavoro richiesto a docenti e ricercatori di riconfigurare i propri approcci teorici e metodologici alla luce dei peculiari obiettivi e metodi del MIC, e infine nella gestione del processo di apprendimento, finalizzato alla creazione di una comunità professionale interaziendale ed interorganizzativa.
“Va inoltre segnalata – spiega Raffaella Curioni – la qualificata partecipazione al progetto di sette Università, ad ognuna delle quali è stata affidata come area formativa quella in cui è apparsa eccellere: MIP – Politecnico di Milano, Università Bocconi di Milano – Dipartimento di Storia economica e di Strategia, Università di Bologna, Università di Ferrara Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Venezia, Università di Trieste.
I manager iscritti alla terza edizione del master cooperativo di Legacoop sono 23: si tratta di Maurizio Paraluppi della Cooperativa Muratori Reggiolo, Luca Baccarini della Cir-food, Donatella Pinetti del Ccfs, Raffaello Cobianchi e Alex Bimbi della Tecton, Alberto Beggi e Ettore Sassi Ettore di Unieco, Daniele Ghidotti di Parco, Roberto Bertacchini di Assicura, Robertu Carù, Salvatore Fiorentino di Coopservice, Valter Alesina della Cooperativa Valdocco – Consorzio Quarantacinque, Emanuela Conti di Coopselios, Silvia Armati di Unicoop di Imola, Ivan Ballotti di Legacoop Modena, Marco Fabbri della Cooperativa Modenese Autotrasportatori, Federico Sarti della Cmb di Carpi, Mauro Burani e Federico Tonelli di Scam, Simona Olivieri di Gulliver, Gabriele Goldoni della Cooperativa Muratori di Soliera, Massimo Bagni della Coop Lumaca e Giorgio Vitali di Unigrana.
L’inizio del corso è previsto per il 25 settembre con in aula Stefano Fassina, economista e direttore scientifico della rivista NENS (Nuova economia e nuova società).