“Negli ultimi anni le razze si sono esasperate molto. Si sta esagerando”. Non ha dubbi l’allevatore Massimo Perla che punta il dito contro i suoi colleghi “un pò troppo spregiudicati negli incroci”. Un problema che, dice, “esiste in Italia come in Gran Bretagna”, dove ieri la principale associazione britannica di protezione degli animali, la Rspca, ha deciso di boicottare per protesta il Crufts, il più prestigioso concorso canino del Regno Unito”.
Negli incroci, spiega l’allevatore, “si cerca di seguire due linee di sangue, puntando all’estetica o all’operatività”. Da una parte si cerca “a tutti i costi la bellezza”, dall’altra si cerca di creare “un animale agile e scattante”.
Per l’allevatore Perla il vero professionista, invece, “riesce a unire le due linee” e arriva a creare “un cane bello e bravo”. Negli ultimi tempi poi, accusa, “per alcune razze si usa sempre più spesso la fecondazione artificiale” e si snatura così tutto il processo naturale.
Di parere completamente diverso, invece, il giudice di gara, Salvatore Tripoli. “Non è vero niente -dice all’agenzia Ign-, non c’è pericolo di creare animali invalidi e deformi. Anzi proprio recentemente la Federazione Cinologica Internazionale ha rivisto gli ideali di standard per la tutela della salute”.
In realtà, spiega, “le razze non esistono in natura, ma soltanto le varietà e nessuna di queste è tale da nuocere”. Dove c’erano dei problemi, aggiunge il giudice di gara, “per esempio sul bulldog, che aveva difficoltà respiratorie per la canna nasale corta, la Federazione Internazionale è intervenuta da tempo”. E poi, conclude Tripoli, come tra gli uomini anche nei cani “bellezza è sinonimo di salute”.
Fonte: Adnkronos