Erano in tanti questa mattina al corteo organizzato dal Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano per ricordare Abdul Salam G., il diciannovenne di origini africane, barbaramente ucciso a sprangate da due commercianti domenica scorsa. Centinaia di persone che da largo Cairoli hanno raggiunto via Zuretti, la strada che ha visto morire Abdul per una manciata di biscotti.
Striscioni colorati, scritte di affetto e tanti giovani a testimoniare il proprio dissenso verso ogni forma di razzismo. Alla manifestazione ha partecipato anche la sorella del ragazzo, che ha sfilato con una maglietta bianca con impressa la foto di Abdul e la scritta ‘Addio fratello’. Poi una lunga serie cartelli e slogan che dicevano ‘Abba vive’ oppure ‘Siamo tutti Abba’. E ancora, sull’asfalto, la scritta ‘Non dimenticare e dire stop al razzismo’.
Ad aprire il corteo era stato invece un luogo striscione, polemico verso le recenti scelte in materia di sicurezza e istruzione del Governo, che recitava: ‘Dai pacchetti sicurezza ai tagli alla scuola fermiamo le politiche dell’ignoranza contro razzismo e paure’. Alla fine la sorella di Abba ha preso la parola per chiedere a chiunque ha assistito alla scena del delitto di farsi avanti.
L’appuntamento per ricordare Abdul e’ tra due giorni, con il corteo cittadino che partira’ da Porta Venezia. una giornata partita senza tensioni e eccessi. Gli organizzatori hanno ammesso che “al termine del corteo, in via Zuretti, l’indignazione degli studenti e’ esplosa: con secchi di vernice abbiamo lasciato un segno sul bar degli assassini di Abba, ribadendo ulteriormente che in questa tragedia non si puo’ non parlare di razzismo, di ignoranza e delle politiche locali e nazionali che fomentano continuamente un clima di odio e di intolleranza”.
Fonte: Adnkronos