L’architetto Santiago Calatrava elogia pubblicamente – sull’autorevole quotidiano Il Sole 24Ore – il civismo della nostra città, la sensibilità sociale, culturale e artistica dimostrata da Reggio verso il Parco progetti da lui firmato, la partecipazione della cittadinanza e delle maestranze; l’attenzione, la trasparenza e l’impegno, anche nell’ambito della comunicazione, da parte dell’Amministrazione comunale. E’ il colmo che la notizia ripresa localmente si trasformi in un attacco all’Amministrazione comunale.
Naturalmente Calatrava ci propone il tema degli elettrodotti e l’opportunità di interrarli. Non solo siamo d’accordo, ma abbiamo lavorato e stiamo lavorando per questo. L’architetto Calatrava, oltre al tema generale del rapporto elettrodotti-paesaggio, si riferisce evidentemente all’interramento del tratto da via Morandi al confine del tracciato con il Casello autostradale, dove insistono i tralicci, per il quale esistono già il progetto e i soldi.
Fra l’altro il traliccio ad alta tensione fotografato e pubblicato dal Sole 24Ore è proprio fra quelli per cui è prevista la demolizione. Ricordiamo che questo è l’unico caso di interramento così esteso sulla linea dell’Alta velocità Milano-Bologna è quello ottenuto dal Comune di Reggio. Ricordo che Reggio ottenne in Conferenza di servizi la rimozione della linea elettrica per l’alimentazione della ferrovia storica (18 chilometri), che attraversava varie frazioni, fra cui San Prospero, Cavazzoli e Mancasale. Da ultimo sottolineo che tutto il nuovo tratto rispetta gli 0.2 microtesla, che è uno dei limiti più cautelativi a livello europeo per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico. Come già richiamato, abbiamo trovato però l’assoluta indisponibilità di Tav e Cepav, confermata sino a oggi, ad ulteriori interramenti a loro spese, anche per il timore che si instaurasse un precedente su tutta la linea.
Dunque, il progetto di interramento per l’area dei ponti e de casello è pagato ed è in fase esecutiva. Per i tre chilometri dal Casello A1 al Villaggio Crostolo e dal Casello alla nuova stazione, il cui costo di interramento è stimato in sei milioni di euro, stiamo lavorando assieme alla Provincia per trovare una soluzione anche per questa tratta. Stiamo lavorando con Tav e Cepav, per avere certezze sui tempi di rimozione dell’elettrodotto e avere garanzie da parte di Terna sul programma di riordino e demolizione della sua linea: nel caso il programma procedesse, con la rimozione dell’elettrodotto di Terna in zona Nord, potremmo non effettuare l’interramento e arrivare a risparmiare circa tre milioni di euro.
E’ chiaro che, su questa partita, mentre l’opposizione enfatizza i problemi a volte senza sapere di cosa parla, noi li stiamo cercando di risolvere uno per uno. Lo stiamo facendo non solo occupandoci dei progetti specifici dell’architetto Calatrava, ma con un piano per l’intera area Nord, che sia un progetto urbanistico, architettonico e ambientale ampio e organico: un master plan per tutta l’area. Il tema dell’elettrodotto, in questo contesto, ci è quindi ben noto e lavoriamo concretamente per la sua soluzione.
Ugo Ferrari
Assessore all’Urbanistica