Dopo due anni, il virus della Mucca pazza fa la sua ricomparsa in Lombardia. A identificarlo è stato il Centro di Referenza nazionale della Bse dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino su di un bovino di razza frisona di 13 anni, proveniente da un’azienda lattifera di medie dimensioni della Lombardia.
L’animale è risultato positivo al tipo classico di Bse, il genere più diffuso del virus e originato dall’utilizzo di mangimi contaminati da farine di carne ed ossa.Il numero complessivo di casi riscontrati dal sistema di sorveglianza italiano ad oggi è di 142 casi. Quest’anno sono stati effettuati 480 mila test in tutta Italia che si aggiungono ai quasi 5 milioni eseguiti dal 2001 al 2007.
”Abbiamo in mano una certificazione ufficiale – ha detto Maria Caramelli, responsabile del Centro – dalla quale risulta che l’Italia ha sotto controllo l’andamento della malattia e tale risultato dà al nostro Paese la possibilità di avere scambi commerciali con tutti gli altri Stati membri di pari rischio sanitario”.
Fonte: Adnkronos