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Arriva a Budrio la tournèe della compagnia teatrale “Gli amici di Luca”

Dal coma al risveglio fino al palcoscenico, mossi dalla voglia di strapparsi di dosso l’etichetta di malati, indossare quella di “persone” e ritornare a vivere. Venerdì 10 ottobre alle ore 21.00 fa tappa al Teatro Corsorziale di Budrio (via Garibaldi 35) “Ritorno”, l’ultimo spettacolo della compagnia teatrale “Gli amici di Luca” (ingresso a offerta libera).


Formata da persone con esiti di coma, operatori e volontari, la compagnia è nata nel maggio 2003 all’interno del laboratorio “Il gioco del teatro in situazioni di post-coma”, creato dall’associazione “Gli amici di Luca” e condotto dal regista Vincenzo Toma con l’obiettivo di favorire la riabilitazione e l’integrazione sociale. Con il coordinamento pedagogico di Antonella Vigilante, la compagnia da allora ha realizzato e rappresentato in numerose città italiane quattro spettacoli: “Sonno muto” (2003), “Qualcosa è cambiato” (2004) e nel 2006 “Esiti” e “La partenza degli arrivi. Nulla di ciò che sembra è…”.

“Il nostro sforzo – spiega Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma e fondatore dell’associazione ‘Gli amici di Luca’ -, è quello di utilizzare il teatro come metodo, come strumento di risocializzazione e di integrazione, per offrire ai ragazzi con esiti di coma un momento di vita comune, aperto all’esterno e alla società civile che viene a teatro. Gli allestimenti, che per noi hanno il valore della riabilitazione, vanno però visti come veri e propri spettacoli, con l’occhio critico dello spettatore”.

Nell’ultimo spettacolo, diretto da Antonio Viganò, la compagnia si confronta con la metafora del ritorno, partendo dalle suggestioni ispirate da un progetto di ricerca – realizzato all’interno della “Casa dei Risvegli Luca De Nigris” di Bologna con la consulenza di Cristina Valenti (studiosa e docente di teatro presso il Dams di Bologna) e il coordinamento di Stefano Masotti – che ha portato gli attori a incontrare artisti di diverse discipline teatrali: da Mirko Artuso, attore, regista e artista visivo da anni impegnato con laboratori e spettacoli di teatro sociale, a Francesca Mazza, attrice e cofondatrice, insieme a Leo de Berardinis, del Teatro di Leo, fino alla francese Cathy Marchand, uno dei personaggi più rappresentativi del Living Theatre.

“Lo spettacolo ci racconta la fragilità della vita, il senso della perdita e del ritrovarsi, il dolore dell’abbandono e la gioia del ‘ritorno’ – dice il regista Antonio Viganò -. Gli attori si presentano sul palco con i loro corpi segnati, che sono una vera e propria narrazione, una storia, un passato, un’identità esclusiva e un presente da condividere con lo spettatore attraverso l’arte del teatro, senza ragionamenti o mediazioni”.

Su una scena ingombra di barchette di carta, nello spettacolo “Ritorno” c’è la danza, ma c’è anche la fatica reale di muovere corpi feriti. I nove attori con esiti di coma si muovono su carrozzelle oppure con un passo incerto, caracollante. Cadono e, assistiti da solerti attrici-infermieri, si rialzano per dimostrare la voglia di superare i segni della malattia. Fino a strapparsi dal volto quelle bende, simbolo di quei giudizi appiccicati ai corpi come etichette.

Nell’ambito della decima edizione della “Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma”, lo spettacolo “Ritorno” è in tournée fino a fine ottobre. Dopo il debutto al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma (20 settembre) e le tappe a Eboli (Salerno, 27 settembre) e Salerno (28 settembre), “Ritorno” farà tappa a Pordenone (17 ottobre), a San Lazzaro di Savena (22 ottobre) e in altre città della penisola.

Per informazioni: Teatro Consorziale di Budrio, tel. 051 801300. Associazione “Gli amici di Luca”, tel. 051 6494570.

















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