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Università, il 27% degli studenti mente ai genitori sul proprio rendimento

Il 27% degli universitari ha mentito almeno una volta ai propri genitori sul risultato di un esame o sulla situazione dei propri esami. E’ il dato che emerge da un’inchiesta di StudentiMagazine portata avanti nei forum della community Studenti.it dopo la vicenda di una studentessa campana della Bocconi di Milano che si è suicidata il giorno prima della laurea, perché in realtà le mancavano ancora due esami e aveva mentito ai suoi genitori.

Il dato si inserisce all’interno di un’inchiesta più ampia in cui la free press della StudentiMediaGroup ha provato a capire il rapporto che si instaura tra i genitori e gli studenti fuorisede. Infatti due studenti su tre scelgono di andare a studiare lontano da casa prima di tutto per abbandonare l’alveo familiare, facendo una scelta di libertà. Fra questi, il 56% dichiara di voler lasciare la famiglia per maturare ed il 44% per non sentirsi soffocare.Tutto questo si può leggere in una generale sfiducia che porta i genitori a rivolgersi agli investigatori privati. A confermare la tendenza sono gli stessi operatori del settore intervistati da StudentiMagazine.

“Sì, c’è un forte aumento della domanda di indagini sui fuorisede da parte dei genitori”, racconta Miriam Tomponzi a StudentiMagazine. “E’ una tendenza degli ultimi 3-4 anni. Del resto basta accendere la tv per vedere ogni giorno scene di cronaca con protagonisti giovani e giovanissimi. E’ normale che un genitore si impaurisca di fronte a tale situazione e, quando non può stare al fianco del figlio in prima persona, si rivolge a qualcuno che possa controllarlo per lui. Inoltre molti genitori hanno capito che il controllo fai da te non funziona e che anzi può essere controproducente”.
Sulla stessa linea anche Salvatore Currenti, titolare della Currenti investigazioni di Pavia, città piena di studenti fuorisede, che aggiunge: “Dopo quel che è successo a Perugia un anno fa la richiesta è sicuramente aumentata. I genitori temono che episodi del genere possano ripetersi ed hanno ancor più paura perché non sanno cosa fanno i propri figli lontano da casa”. Agli investigatori vengono richieste soprattutto indagini per scoprire se i figli si drogano o se in generale prendono una cattiva strada. Non mancano anche i genitori che chiedono agli investigatori di scoprire la verità sul rendimento universitario dei propri figli. “Chiaramente questo non è il problema principale che ci viene richiesto di risolvere, ma esiste”, spiega Currenti a StudentiMagazine.

“Una volta – racconta – abbiamo scoperto un ragazzo che per i genitori era prossimo alla laurea e che in realtà non aveva dato neanche un esame”.

Fonte: Adnkronos

















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