Massa: Mi piace la pista di Shanghai.
“Il Gran Premio del Giappone di domenica scorsa è stato di certo molto importante! E’ sempre molto importante fare più punti dei diretti avversari, arrivati a questo punto del Campionato, con solo due gare alla fine della stagione, quindi non possiamo che essere soddisfatti di esserci riusciti. Anche se la gara non è andata proprio come ci aspettavamo, alla fine il risultato è stato ragionevole, per la squadra che è tornata in testa alla classifica Costruttori e per me che ho ridotto il distacco con Lewis da 7 a 5 punti nella classifica Piloti. Ma restano ancora quei cinque punti da recuperare, quindi dobbiamo fare ancora di più, anche se credo che il risultato finale del Gran Premio del Giappone sia meglio di niente.
“Dopo le pessime condizioni meteorologiche dello scorso anno è stato divertente correre al Fuji sull’asciutto. Mi piace il circuito e penso che la gara sia stata piuttosto interessante, con tanti sorpassi e battaglie, il che significa un’esperienza positiva per i piloti, ma anche per gli spettatori che assistono alla gara. Ci siamo divertiti e su quella che è una pista difficile la nostra vettura è stata abbastanza competitiva, quindi posso aspettarmi la stessa cosa per le due gare finali del Campionato.
“Ho lasciato il Fuji domenica notte, poche ore dopo la fine della gara, e sono andato a Tokyo. Cerco sempre di passare un po’ di tempo a Tokyo, perché credo che sia una città affascinante. La adoro. E’ un bel posto dove stare e nonostante sia in qualche modo simile ad altre grandi città come New York o come San Paolo, è allo stesso modo unica e diversa; certamente meno caotica della mia città d’origine! Ci sono tanti luoghi da vedere, gli alberghi sono belli e la scelta dei ristoranti sorprendente. Con me c’è mia moglie e parte della mia famiglia, quindi lo shopping è stato fra le cose in programma e penso che adesso le mie carte di credito siano infuocate!
“Mercoledì volo a Shanghai e il giorno dopo parteciperò al lancio cinese della nuova vettura da strada Ferrari California: sarà il terzo evento consecutivo al quale prendo parte. E poi sarà tempo di ricominciare a lavorare. Lo scorso anno, a Shanghai, sono arrivato terzo in una gara che era cominciata sul bagnato. Il tracciato in se’ è interessante e tutto qui è fatto in grande, anche se il viaggio da e per il circuito può essere molto stressante a causa del traffico intenso. Ho fatto una buona gara lo scorso anno e spero di fare ancora meglio questa volta. Mi piace la pista e credo che faccia al caso della F2008, quindi credo che saremo in grado di fare una doppietta”.
Raikkonen: “Il nostro obiettivo è la doppietta”. Eravamo caduti così in basso che il risultato raggiunto al Fuji ha assunto un significato molto particolare. Finalmente sono riuscito a partire dalla prima fila e a finire la gara, tornando a salire sul podio. La squadra era molto contenta dei punti portati a casa, che hanno consentito di riprendere il comando della classifica Costruttori.
Devo però dire che il secondo posto in qualifica e il terzo in gara non sono esattamente quello che volevo, anche perché avevo la chance di fare la pole e, soprattutto, di vincere domenica.
La squadra ha lavorato giorno e notte per migliorare la macchina ma il mio weekend, alla fine, non è stato diverso da tanti altri quest’anno. Trovare l’assetto migliore sembra dipendere troppo dalle condizioni meteo: sappiamo di avere il potenziale ma spesso sembra difficile trovare il modo di sfruttarlo al massimo. Continueremo comunque a provarci, sempre.
La partenza è stata buona. Ero davanti a tutti, come avevamo pianificato, e quando si entra in testa alla prima curva si dovrebbe rimanerci anche all’uscita. Non so cosa pensassero quelli alle mie spalle: hanno frenato così in ritardo che era inevitabile che succedesse tutto quel casino. E’ stato un errore inspiegabile quello delle due McLaren, che mi ha praticamente estromesso dalla lotta per la vittoria nel Gran Premio del Giappone. Se fossi riuscito a passare indenne dalla prima curva avrei potuto vincere. Invece, mi sono ritrovato ancora una volta ad inseguire, spesso dietro a vetture più lente. Abbiamo fatto del nostro meglio ma non siamo mai riusciti a girare a lungo con la pista libera davanti. In pista ce l’ho fatta a passare Trulli e ce l’avrei fatta a superare anche Kubica al secondo pit-stop ma, nel giro di rientro, mi sono ritrovato Rosberg davanti che mi ha fatto perdere quei pochi secondi che poi sono risultati decisivi. Ho provato a superare Kubica in quel paio di punti del circuito dove i sorpassi sono possibili: ci siamo dati battaglia, nessuno dei due ha alzato il piede e così sono stato costretto ad andare largo alla curva Tre. Dopo, non era il caso di prendere ulteriori rischi: meglio portare a casa un importante terzo posto.
Certo, il risultato di domenica ha significato dire “sayonara” al titolo piloti anche se sapevo da Spa che non avevo più molte speranze. Lì avrei dovuto vincere perché avrei potuto ancora avere in mano il mio destino mentre dopo quel ritiro era ormai soltanto questione di tempo. E’ da gennaio che ripeto che avrei fatto del mio meglio per rivincere il titolo e che, se non ci fossi riuscito, ci avrei riprovato l’anno prossimo: so come si fa a diventare campioni del mondo.
Ora andiamo in Cina. Vediamo cosa riusciremo a fare lì, dove l’anno scorso vinsi. Quello di Shanghai è un circuito impegnativo e mi piace molto. Il nostro obiettivo è la doppietta: farò del mio meglio per aiutare Felipe e la squadra a raggiungere gli obiettivi che sappiamo bene.